Filippeschi: «Attenzione, non sostituiamoci allo Stato»
E alla sindaca di Cascina: basta strumentalizzazioni
Fasce tricolori contro La risposta alla Lega: «Il nostro compito è quello di migliorare la sicurezza»
Soltanto una comunicazione del sindaco Marco Filippeschi ieri in Consiglio comunale, in apertura dei lavori, sulla rapina di via Battelli. Le forze politiche hanno scelto di non aprire un dibattito sulla vicenda, ma in conferenza dei capigruppo hanno deciso piuttosto di lasciare la parola solo al sindaco, a cui tutti hanno chiesto di riferire. «Le indagini confermano la versione iniziale della città, in merito al giudizio sul gioielliere — ha detto — una persona che gode di una buona considerazione e che ha subito più di una rapina. Io credo si possa comprendere perché questa persona abbia ritenuto di doversi orgaghi nizzare per difendersi, in caso di circostanze simili. Ma questo non toglie nulla a quello che ha vissuto».
Filippeschi ha poi espresso un messaggio politico sulla vicenda: «È comprensibile che si richieda il massimo impegno sui temi della sicurezza, del controllo territorio e della certezza della pena. Il rapinatore aveva infatti scontato lunmila anni in carcere. Ma questo non giustifica la propaganda su fatti tragici. Bisogna tenere distinta la necessità di un migliore controllo del territorio, dalla qualificazione di fatti che possono accadere anche dove il territorio è meglio controllato. Occorre onestà intellettuale nel valutare queste circostanze».
Filippeschi ha quindi replicato alle dichiarazioni della sindaca di Cascina Susanna Ceccardi, che rivendicando il fondo per la compartecipazione delle spese legali a chi viene accusato di eccesso di legittima difesa, ha detto: «Se anche il Comune di Pisa avesse approvato questa delibera, probabilmente oggi Daniele Ferretti si sentirebbe meno solo». Secca la risposta di Filippeschi: «Richiamo la sentenza di aprile della Corte Costituzionale — ha detto — che ha bocciato un provvedimento della Regione Veneto, volto a sostituire lo Stato nella tutela dei cittadini. Dovremmo quindi essere commisurati e non alimentare iniziative di propaganda, o sentimenti già esasperati. Il nostro compito — ha concluso — è spingere in modo da migliorare i sistemi di sicurezza rispettando le regole fondamentali che la Costituzione richiede».