NEL CHIOSTRO UN TEATRO DIVERSO
Torna la rassegna di eventi di Cauteruccio insieme con gli studenti di architettura Un’edizione ispirata alle simmetrie di Brunelleschi e alle asimmetrie di oggi Eventi e installazioni, per fare incontrare lo spazio con performance sceniche
Un luogo nascosto di Firenze, la chiesa di Santa Verdiana diventa un po’ magico, con un’installazione immersiva di proiezioni geometriche e colori che coprono e scoprono le preesistenze architettoniche: sarà questo il punto di partenza, lunedì 19 giugno, della quarta edizione del progettolaboratorio di teatro-architettura «Nel chiostro delle geometrie». Electric Church Le voci dello spazio sarà il primo di una serie di eventi che, fino al 19 ottobre, vedranno coinvolti nell’allestimento e nella messa in scena, gli studenti di architettura.
«Nel chiostro delle Geometrie» nasce nel 2014 dall’intesa tra la Compagnia Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e si pone come un esempio unico in Italia, di collaborazione tra un’istituzione universitaria e una compagnia che opera nei territori dell’arte scenica. Testimonial dell’edizione di quest’anno, Filippo Brunelleschi, perché il titolo «SimmetrieAsimmetrie» prende spunto dall’idea delle simmetrie rinascimentali del maestro fiorentino, per arrivare all’asimmetria del contemporaneo negli ambiti artistici e concentrarsi sulla relazione tra architettura, teatro e arte. La chiusura della manifestazione (17/18/19 ottobre) è dedicata proprio alla sua vita, con una drammaturgia di Giancarlo Di Giovine Muovere un cielo pieno di figure vive, che rivela un Brunelleschi inedito, quasi spiazzante. «Nel chiostro delle geometrie», con la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e la direzione scientifica del Professor Carlo Terpolilli, è pensato per offrire agli allievi, sia i fondamenti teorici, sia la possibilità di una sperimentazione con tecnologie innovative, grazie alla presenza di noti artisti e professionisti coinvolti di volta in volta nelle attività del progetto-laboratorio «perché — come ha detto Cauteruccio — i ragazzi devono “sporcarsi le mani”, capire cosa significa allestire e gestire uno spazio». Alfredo Pirri, con un Workshop su Arte e Architettura il 29 giugno, Dario Evo-