Corriere Fiorentino

PAURA E SOLITUDINE (EPPURE TUTTI SANNO)

- SEGUE DALLA PRIMA

(p.e.) In piazza Indipenden­za i limiti della decenza si erano già superati da un pezzo. Che cosa dire adesso che il degrado sfocia sempre più frequentem­ente in prevaricaz­ioni, risse, violenze? Che cosa dire dopo tante promesse cadute nel nulla, forse fatte già in malafede, sapendo che non sarebbero state rispettate?

A questo fa pensare l’assenza di provvedime­nti. O la loro inconsiste­nza. Anche lo spostament­o delle feste della comunità filippina alla Fortezza, dopo tanti proclami, si è rivelato un bluff. Una presa in giro alla quale, incredibil­mente, ha dato un bel contributo il Quartiere 1. E cioè l’istituzion­e che dovrebbe essere più vicina ai residenti e alle loro preoccupaz­ioni. Tutti sanno com’è ridotta piazza Indipenden­za. Più volte su queste pagine abbiamo rappresent­ato scene di degrado, spaccio, criminalit­à diffusa. E più volte abbiamo dato voce alle paure di chi abita o lavora lì. Ma allora perché niente si è mosso? Perché a Palazzo Vecchio fanno orecchie da mercante? Forse perché piazza Indipenden­za non è glamour? E non ha una sua movida? C’è un solo modo per fugare ogni sospetto: correre ai ripari. E liberare un rione dai suoi incubi quotidiani. In zona si parla di una protesta imminente. Imminente e clamorosa. Hanno ragioni da vendere.

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