PAURA E SOLITUDINE (EPPURE TUTTI SANNO)
(p.e.) In piazza Indipendenza i limiti della decenza si erano già superati da un pezzo. Che cosa dire adesso che il degrado sfocia sempre più frequentemente in prevaricazioni, risse, violenze? Che cosa dire dopo tante promesse cadute nel nulla, forse fatte già in malafede, sapendo che non sarebbero state rispettate?
A questo fa pensare l’assenza di provvedimenti. O la loro inconsistenza. Anche lo spostamento delle feste della comunità filippina alla Fortezza, dopo tanti proclami, si è rivelato un bluff. Una presa in giro alla quale, incredibilmente, ha dato un bel contributo il Quartiere 1. E cioè l’istituzione che dovrebbe essere più vicina ai residenti e alle loro preoccupazioni. Tutti sanno com’è ridotta piazza Indipendenza. Più volte su queste pagine abbiamo rappresentato scene di degrado, spaccio, criminalità diffusa. E più volte abbiamo dato voce alle paure di chi abita o lavora lì. Ma allora perché niente si è mosso? Perché a Palazzo Vecchio fanno orecchie da mercante? Forse perché piazza Indipendenza non è glamour? E non ha una sua movida? C’è un solo modo per fugare ogni sospetto: correre ai ripari. E liberare un rione dai suoi incubi quotidiani. In zona si parla di una protesta imminente. Imminente e clamorosa. Hanno ragioni da vendere.