Assalto cinese
L’Inter cerca Berna, il Milan su Kalinic Viola sotto assedio
L’assalto è partito, respingerlo sarà compito complicatissimo. L’Inter ieri ha parlato di Bernardeschi con il manager del giocatore Beppe Bozzo, ha chiesto informazioni su Vecino e la prossima settimana conta di fare un’offerta ufficiale per Borja Valero. Non basta però, perché da casa Milan partirà presto anche una proposta per Nikola Kalinic.
I milioni delle proprietà cinesi di Milano dunque sono in arrivo a Firenze, con la Fiorentina decisa a non fare sconti a nessuno. Soprattutto per Berna. Il manager del numero 10 viola Beppe Bozzo ieri nel primo pomeriggio ha incontrato in un albergo milanese il ds dell’Inter Ausilio. Una chiacchierata per mettere in chiaro le intenzioni dell’Inter sul gioiello viola: Suning cerca giovaclub ni italiani di talento e prospettiva e Bernardeschi ovviamente è il profilo ideale. Anche perché le referenze di Spalletti sono buonissime. L’offerta potrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni più il cartellino di uno tra Caprari ed Eder, entrambi graditi a Pioli. La proposta ufficiale però arriverà solo dopo qualche cessione interista (il deve sottostare ai paletti imposti dal fair-play finanziario) e magari comprenderà anche la possibilità di inserire anche Borja nel pacchetto, alzando l’offerta di qualche milione: si preannunciano giorni bollenti.
Il punto però è un altro: tornando a Berna infatti, già solo il fatto che Bozzo si sieda al tavolo di un altro club, conferma la sensazione generalizzata che il numero 10 stia cercando un’altra squadra. Con tanti saluti alla proposta viola da 2,5 milioni l’anno e senza scartare neppure l’ipotesi Juventus. Lui, Berna, intanto è in Polonia (domani c’è il debutto con l’Under21) e ha già fatto sapere che fino alla fine dell’Europeo non parlerà di mercato: «Berna? Parliamo d’altro...», ha glissato ieri il presidente viola Cognigni all’uscita del Cda. Un altro segnale chiaro di imbarazzo per una situazione che sta vivendo i suoi giorni decisivi. Nel Cda (dove si è parlato anche di diritti tv e nel quale sono stati ratificati gli addii dell’ex dg Andrea Rogg, destinato al Venezia, e del dottor Paolo Manetti che sarà sostituito da Luca Pengue, già nello staff medico viola da un paio d’anni) tra l’altro si è parlato a lungo di mercato: Corvino ha fatto capire che l’idea è costruire una squadra giovane e con forti motivazioni e che per Berna non saranno fatte barricate. In caso di rifiuto alla proposta contrattuale insomma, il carrarino finirà diritto sul mercato: «Se avremo la forza per trattenerlo? E perché il Milan ha avuto la forza per tenersi Donnarumma?», ha chiosato, sarcastico, il consigliere viola Paolo Panerai prima della riunione nella sede viola.
Come detto però, la squadra di Spalletti non punta solo Bernardeschi ma si è messa in testa di far la spesa a Firenze. Ausilio si è informato anche sul prezzo di Vecino con il manager dell’uruguaiano Alessandro Lucci. La Fiorentina comunque non tratta: Vecino ha una clausola da 24 milioni valida entro il 10 agosto e andrà via solo per quella cifra. Infine Kalinic. Che prima scelta per il Milan non è (il sogno è Belotti, ma anche Aubameyang piacerebbe moltissimo), ma che resta sul taccuino della coppia Mirabelli-Fassone. Anche qui, il problema è il prezzo. I rossoneri valutano il croato non più di 25 milioni, la Fiorentina almeno 30. Servirà pazienza e diplomazia dunque per arrivare a una sintesi, ma la volontà dell’attaccante di giocare nella squadra di Montella lascia pensare che alla fine si vestirà di rossonero. In mezzo a tante possibili cessioni, c’è anche un nuovo arrivo: Milenkovic da ieri è ufficialmente viola. Giovane, di talento e con tanta voglia di emergere: proprio il profilo indicato da Corvino nel consiglio d’amministrazione. (ha collaborato Stefano Rossi)