Una stretta anti risciò: Duomo, Signoria e Repubblica proibite
La stretta del Comune. Del Re: stop all’invasione delle piazze
Dopo il sì del Senato, a luglio le nuove regole contro l’invasione dei risciò turistici in centro. In tre piazze saranno totalmente proibiti, quelle in cui oggi raccolgono il maggior numero di clienti: piazza del Duomo, piazza della Signoria e piazza della Repubblica.
Arrivano limiti e regole contro l’invasione dei risciò turistici in centro. In tre piazze saranno totalmente proibiti, quelle in cui oggi raccolgono il maggior numero di clienti: piazza del Duomo, piazza della Signoria e piazza della Repubblica. «Grazie ad una nostra battaglia supportata dal ministro Franceschini, è passata in Senato una norma preparata per regolare l’uso dei risciò elettrici e dei velocipedi turistici nelle città d’arte, finalmente! Appena entrerà in vigore noi sindaci potremo limitare tutti quei mezzi che invadono le nostre strade del centro per portare in giro i turisti... È un altro concreto piccolo passo avanti per rendere il centro storico più vivibile», ha scritto il sindaco Dario Nardella su Facebook.
Girando in centro — tra piazza Duomo, via Calzaiuoli, piazza della Repubblica e piazza della Signoria ieri se ne contavano almeno una trentina, anche se, secondo una stima di Palazzo Vecchio in tutto supererebbero quota cento — è chiaro che i risciò sono tanti, troppi. Il nuovo regolamento comunale dovrebbe passare al vaglio del Consiglio nel mese di luglio. «Alle norme per limitare la presenza dei velocipedi nel centro storico ci stanno lavorando da tempo tre direzioni: lo sviluppo economico, la mobilità e la polizia municipale — spiega l’assessore Cecilia Del Re — Purtroppo negli ultimi anni queste attività sono aumentate a dismisura, approfittando della mancanza di regole. Il nuovo regolamento dovrà disciplinare la sosta e il ricovero dei mezzi: non è più tollerabile, infatti, vedere i risciò davanti a tutti i monumenti o nel bel mezzo di una piazza. Per questo creeremo delle aree in cui potranno far salire a bordo i clienti e altre che saranno totalmente interdette all’accesso e alla circolazione dei risciò». A chi conduce un risciò a pedali o elettrico sarà poi vietato proporre tour turistici: «Se vorranno potranno prendere accordi con una guida con patentino, altrimenti scatteranno pesanti sanzioni. E i controlli dei vigili saranno continui: non tollereremo alcuna illegalità».
Il post scritto dal sindaco Nardella su Facebook non è passato inosservato: ora tra i conducenti di velocipedi serpeggiano paura e malumore. Ma c’è anche chi, come Noreddine Assouihei (dipendente della società Ecotour), di origini marocchine ma italiano da diciassette anni, appoggia la battaglia del sindaco: «Ho letto il suo messaggio e sono d’accordo — dice — È giusto che ci sia un regolamento e che chi ha le carte a posto lavori. Ci sono tanti abusivi in circolazione ma stranamente le forze dell’ordine non fanno nulla. Nardella vai avanti e ripulisci Firenze da chi non è in regola».