CasaPound: libertà di scelta Il Pd: appoggio occulto a Santini
LUCCA Nessun apparentamento ufficiale in vista del ballottaggio per la poltrona di sindaco di Lucca che domenica 25 giugno vedrà sfidarsi Alessandro Tambellini (sindaco uscente, sostenuto da Pd e 4 civiche) e Remo Santini (centrodestra e 2 civiche). Una settimana di incontri e trattative non ha partorito alcuna alleanza formale dopo il primo turno, chiusosi con Tambellini in testa col 37,5 per cento dei voti, tallonato da Santini con il 35 per cento. Ieri si è espresso Fabio Barsanti, candidato di CasaPound che con il suo 8 per cento ha ottenuto il terzo posto, superando anche il M5S. «Libertà di voto ai nostri elettori» ha detto Barsanti, perché «finora il centrosini stra è stato fallimentare e il centrodestra inadeguato». Il candidato di CasaPound ha poi però lanciato dure critiche a Tambellini: «Visti i danni provocati durante questo mandato, non possiamo assolutamente permetterci altri cinque anni di centrosinistra». Un endorsement implicito per Santini, accusa il responsabile regionale Pd per gli enti locali Stefano Bruzzesi: «Non so cosa sia successo in questi giorni — commenta —, ma vedo che l’ardire degli eredi della Decima Mas si è annacquato e che preferiscono in perfetto stile politichese rifugiarsi dietro un apparentamento occulto. Una scarsità di coraggio compensata per fortuna dall’atteggiamento di politici di ben altro calibro, come ad esempio Donatella Buonriposi». Quest’ultima (5 per cento al primo turno) ha annunciato che voterà per Tambellini; ma anche la sua scelta sta scatenando polemiche sia nel centrodestra, la sua area di provenienza, che all’interno della sua lista civica.