VALDARNO PIANO UN FESTIVAL, OTTO COMUNI
Concerti, mostre, incontri: da oggi a Ferragosto si tiene la prima edizione della rassegna che porta la musica classica in anfiteatri, musei, chiese Protagonisti giovani e affermati artisti. «Siamo una grande comunità»
«La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori». Le parole di Johann Sebastian Bach accompagnano le note del primo «Valdarno Piano Festival», che animerà l’estate valdarnese per due mesi, da oggi a Ferragosto, con concerti gratuiti, ma anche mostre e videoproiezioni. La manifestazione è a cura dell’Accademia Musicale Valdarnese, che organizza da dodici edizioni il «Festival di Musica classica Città di San Giovanni Valdarno». «Dopo dodici anni abbiamo pensato di esportare questa esperienza e coinvolgere tutto il Valdarno, che in fondo è una grande comunità» spiega Stefano Massi, vicepresidente dell’Accademia. La kermesse, affidata alla direzione artistica del maestro Andrea Turini, si svolgerà in otto Comuni (Bucine, San Giovanni Valdarno, Figline e Incisa, Montevarchi, Castelfranco Piandiscò, Terranuova Bracciolini, Radda in Chianti e Cavriglia). Protagonista sarà la musica classica, eseguita al pianoforte (ma non solo) da musicisti affermati e giovani talenti, in luoghi che non sono nati per ospitare concerti ma che renderanno ancora più suggestiva ogni iniziativa: anfiteatri naturali, musei, chiese, palazzi storici, agriturismi, ville. Tra i tanti appuntamenti in calendario (www.valdarnopianofestival.it), il chiostro del Convento del Vivaio di Figline e Incisa ospiterà Alberto Dalgo, che suonerà opere di Haydn, Schumann, Chopin, Rachmaninov (30 giugno), il Cassero per la Scultura di Montevarchi accoglierà Alessio Sala e le note di Schubert, Grieg, Schumann, Chopin (3 luglio), e Lorenzo Reho con le musiche di Chopin e Musorgskij (5 luglio).
Il debutto sarà a Bucine: nella chiesa di San Salvatore Andrea Turini suonerà le Variazioni Goldberg di Bach. Gran finale invece a Cavriglia al Belvedere La Selva con Maria Grazia Petrali (13 agosto) e a villa Barberino con Christoph Soldan (15 agosto).
Ma le vibrazioni sonore arriveranno non solo dagli strumenti musicali. «Per cercare di avvicinare più persone alla
musica classica abbiamo pensato anche a video e a una mostra di pittura», spiega Stefano Massi. A San Giovanni, il 29 giugno prima del concerto «A Sandra» in piazza delle Fornaci sarà proiettato Tra le note di
Bach un’istallazione realizzata dagli studenti del liceo artistico Magiotti di Montevarchi, il 21 luglio l’esibizione di Fabio Rosai in piazza Beato Angelico sarà introdotta dal filmato Anna Massi suona Debussy di Antonio Fabbrini. Nella Pieve di San Giovanni Battista (dal 29 giugno al 6 luglio) Valter Malandrini racconterà in pittura i
Suoni dimenticati: la mostra «ricorda le opere di Kandinsky — spiega Massi — in cui ogni colore corrispondeva a un suono, ogni forma a un timbro».