Buche, cartelli, strisce: si cambia
Palazzo Vecchio: chi vincerà il bando sarà responsabile giuridicamente e dovrà garantire tempi certi ed efficienza Maxi appalto del Comune per un gestore unico dei servizi su strada, che non funzionano
Per «la guerra alle buche e alle transenne» Palazzo Vecchio è disposto a investire quasi 75 milioni di euro in 6 anni. La cifra definisce il maxi bando del «Global Service», un «appalto totale» per tutti i servizi richiesti che il Comune di Firenze lancerà a fine agosto. «Si tratta di un progetto ambizioso che rappresenta una svolta sul fronte della manutenzione delle strade e dell’arredo urbano della città», sottolinea il sindaco Dario Nardella. Un bando che «non sarà al massimo ribasso», visto che la formula scelta è quella «dell’offerta economicamente più vantaggioso», assicura il primo cittadino. In sostanza «paghiamo a risultato ottenuto», attraverso un sistema strutturato su canoni fissi, premi, ma anche penali per i lavori non eseguiti sui 1.090 chilometri di strade comunali (e sarà un team ad hoc dell’ufficio Mobilità a controllare, coadiuvato dalla Sas). Insomma, basta con lo spezzatino di competenze tra uffici e partecipate di Palazzo Vecchio.
I tempi
La rete delle strade fiorentine in due fasce: viabilità primaria, il 40%, e secondaria, il 60%. Una suddivisione che ha un suo peso nelle tempistiche del pronto intervento per chi vincerà la gara: non più di 45 minuti nelle arterie principali; un’ora sul resto. E ancora: 5 giorni per la manutenzione di un guasto urgente; 30 per i problemi di minore criticità.
Le attività
Lotta alle buche, ma non solo. Alla società che si aggiudicherà il «global» andrà in capo la manutenzione di banchine, marciapiedi, piazze, piste ciclabili, parcheggi di superficie, segnaletica stradale, ponti, sottopassi, gallerie e perfino del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. L’offerta, quindi, dovrà contemplare un «contact center», non solo telefonico, e un sistema informatico che dovrà raccogliere le segnalazioni dei problemi (3.500-4.000 quelli segnalati nel 2016). Inoltre la società incaricata avrà il compito di dar vita ad un primo catasto informatico delle strade così come della segnaletica per avere in tempo reale il quadro della situazione. Tra le mansioni, in pratica, ci sarà anche quello della «diagnosi» di tutta la rete, con un primo monitoraggio che scatterà entro sei mesi dall’entrata in funzione del contratto. «Sarà un po’ come per i codici nei pronto soccorso», afferma il sindaco. Questa ricognizione «farà da piattaforma per un piano di interventi» di cui i più urgenti saranno realizzati dalla società vincitrice, mentre ai più complessi, quelli che hanno bisogno di progettazione e messa a bando, penserà Palazzo Vecchio.
Altra novità della gara sta nelle forze da mettere in campo: il global service «dovrà essere operativo 24 ore su 24 con 7 squadre sempre in strada», sottolinea l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. Che fa i conti anche sul fronte occupazionale: la società in questione dovrà reggere 40 operai per turno, quindi circa 160 dipendenti. Non solo: il bando stabilisce anche il modus operandi del global. Per esempio, arriva lo stop alle «toppe» aggiunge Giorgetti: «Mai più riprese delle buche a freddo. Solo a caldo e con l’intervento prima della fresa». Oppure «non sarà più utilizzato l’asfalto per riempire le falle delle pavimentazioni in pietra». Il bando, pubblicato da fine agosto, «sarà aperto per circa 6 mesi. Prima saranno vagliate le candidature, poi le offerte tecniche. Entro la primavera 2018 metteremo quindi in pista il global service.
La responsabilità civile
Ecco l’altra grossa novità del Global Service: «Onori e oneri», sottolinea Nardella. In pratica se un cittadino o un turista avranno un incidente a causa di una buca, della carreggiata sconnessa o dei marciapiedi non riparati, la responsabilità, in sede di risarcimento danni, non sarà più in capo al Comune ma direttamente alla società appaltatrice.
Che fine farà Sas?
«Svolgerà tutte le attività non contemplate in questo bando — spiega il sindaco — e non subirà alcuna decurtazione del personale». Sas si occuperà del controllo dei cantieri, della sosta e dei biglietti dei bus turistici, «insomma, tutto ciò che riguarda la mobilità». D’altra parte, 30 operai sono già passati a Quadrifoglio (ora Alia), altri potrebbero andarsene verso Silfi ed Ataf (quella rimasta al Comune, con la gestione delle paline intelligenti, le due società dovrebbero unirsi). E sempre Sas «affiancherà il Comune nella verifica dei risultati della società che vincerà il “global service”» spiega l’assessore alle partecipate Lorenzo Perra.
Novità A chi si aggiudicherà il bando la responsabilità civile per incidenti a cause delle buche