Corriere Fiorentino

Confindust­ria, futuro congelato

- Bonciani

Non c’è ancora la data del nuovo consiglio di presidenza di Confindust­ria Toscana che dovrà eleggere il presidente, ma gli industrial­i di Firenze hanno confermato la linea del presidente Luigi Salvadori che ha ribaltato l’alleanza con Toscana Sud per appoggiare il candidato pratese di Toscana Nord, Alessio Marco Ranaldo.

I malumori per il percorso fatto da Salvadori senza coinvolger­e subito l’associazio­ne non sono emersi nel direttivo e nella giunta che Confindust­ria Firenze ha tenuto ieri a Villa Bardini, nello splendido museo-parco della Fondazione CR Firenze. Neppure da Prato i vertici hanno voluto commentare le critiche all’intervista del candidato presidente Ranaldo: ma le tensioni restano e si potrebbe pendere altro tempo per farle rientrare, magari convocando la riunione per arrivare al nuovo presidente toscano a settembre. Anche Ranaldo ha preferito non parlare e se le critiche a Salvadori non sono emerse è invece deflagrato lo scontro con Toscana Sud, accusata senza nominarla di agitare «gonfaloni e personalis­mi».

Durissima anche la critica alla passata gestione della vicenda della succession­e a Pierfrance­sco Pacini, presidente toscano in carica, — dove Firenze aveva giocato un ruolo decisivo facendo mancare il quorum ad Andrea Cavicchi, candidato sempre di Toscana Nord — definita da Salvadori «uno sterile braccio di ferro». Al direttivo e alla giunta degli industrial­i fiorentini Salvadori ha spiegato il perché dell’appoggio a Toscana Nord.

«Dopo un anno e mezzo di inutili tentativi per dare una nuova guida a Confindust­ria Toscana, il consiglio direttivo di Confindust­ria Firenze ha voluto dare un segnale forte nel senso dell’innovazion­e, della trasparenz­a e della responsabi­lità — spiega una nota di via Valfonda — Veti incrociati e personalis­mi ci hanno portato sulla soglia del commissari­amento; ringrazio il mio direttivo che, dopo aver ottenuto nei giorni passati il consenso unanime della mia presiden-Confindust­ria za, ha confermato la volontà, da me già espressa ai saggi di Confindust­ria Toscana, di dare un segnale preciso nel segno della responsabi­lità e della trasparenz­a. La nuova regionale non può tollerare né gonfaloni, né personalis­mi».

«Ho seguito le regole, le procedure di Confindust­ria e i poteri che ha il presidente — aggiunge Salvadori — Le accuse di aver deciso in solitudine, di non aver coinvolto l’associazio­ne? Ne ho parlato con i livelli dirigenzia­li, come è logico, certo non a tutti. La leadership non significa solo accapiglia­rsi per avere un presidente, ma riuscire a far condivider­e una visione, un programma e saper costruire alleanze su un progetto

 L’attacco di Salvadori Perso un anno e mezzo, basta con i gonfaloni Toscana Sud? Da loro nessun nuovo nome

di rilancio».

La riunione ha confermato l’appoggio alla candidatur­a avanzata da Toscana Nord — «può superare lo sterile braccio di ferro dei mesi passati. Condividia­mo questa scelta: Firenze non cerca poltrone, ma vuole una Confindust­ria Toscana efficace, innovativa nella governance, autorevole e partecipat­a», dice il comunicato — nonostante l’errore dell’intervista di Ranaldo: «Ha parlato per passionali­tà ed entusiasmo, per spirito positivo — afferma Salvadori — anche se una certa maturità gli avrebbe consigliat­o di non farlo».

Ed il rapporto con Toscana Sud? «Noi abbiamo fatto una scelta per una presidenza sopra le parti, che spazzasse via i vecchi nomi che hanno portato ad un anno e mezzo di impasse. Gli avevo chiesto nomi nuovi che non sono arrivati: evidente loro hanno i propri motivi. E spero che anche se voteranno contro si possa riprendere presto un percorso comune».

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Ranaldo
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 ??  ?? A lato: Luigi Salvadori, presidente degli industrial­i fiorentini. Sopra: Andrea Fabianelli, presidente Confindust­ria di Toscana Sud
A lato: Luigi Salvadori, presidente degli industrial­i fiorentini. Sopra: Andrea Fabianelli, presidente Confindust­ria di Toscana Sud

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