Corriere Fiorentino

I genitori «no vax» ora chiedono alla Asl test sui rischi

- Giulio Gori

Dopo il decreto sull’obbligo vaccinale, la battaglia no-vax si sposta in ambulatori­o. Il rifiuto avviene a tu per tu col medico, dopo una valanga di domande con questionar­i stampati dal web. E a Prato emerge il caso di due genitori che pretendono esami pre-vaccinali. Il 27 giugno, babbo e mamma, prima di autorizzar­e le iniezioni per il figlio, hanno chiesto che venissero fatti dei test sui possibili rischi di reazioni avverse. Al rifiuto dell’Asl, i genitori si sono rivolti al Codacons, che ora presenterà due esposti, alla Procura di Prato e all’Ordine dei medici di Firenze, contro l’Azienda. «L’Asl è obbligata a fare gli esami pre-vaccinali, se richiesti — dice il presidente di Codacons, Carlo Rienzi — Se un genitore ha un timore per la salute del figlio, non c’è spazio per alcun dibattito scientific­o». Secondo la comunità scientific­a non esistono esami in grado di stabilire una predisposi­zione alle reazioni avverse. Per il dottor Giorgio Garofalo dell’Igiene pubblica della Asl, i genitori pratesi hanno richiesto per il figlio una mappatura cromosomic­a «molto costosa e del tutto inutile». «Per chiunque faccia un vaccino facciamo l’anamnesi per stabilire le condizioni di rischio, come immunodepr­e ssioni o allergie. Ma non ci sono condizioni genetiche conosciute che favoriscan­o le reazioni avverse. Quindi se anche facessimo una mappatura i risultati non ci direbbero nulla di significat­ivo». Per Garofalo, la richiesta di esami pre-vaccinali è «un pretesto per non vaccinare il figlio». Nelle ultime settimane si moltiplica­no i genitori che si presentano con questionar­i prestampat­i, con domande per il medico. «Ne arrivano tutti i giorni», spiega Garofalo. «Dall’approvazio­ne del decreto sui vaccini, è un continuo di questionar­i, tutti simili tra loro», conferma Renzo Berti della Prevenzion­e di Asl. Cosa chiedono i genitori? Dal «lei percepisce incentivi per le vaccinazio­ni?», fino al «lei è in grado di assicurare che i vaccini non hanno effetti collateral­i?». «La risposta è per forza no, ma le reazioni sono rare e blande — spiega Garofalo — Ma non è un buon motivo per non vaccinare un bambino».

I questionar­i Le domande scritte di padri e madri ai medici: «Lei è pagato da Big Pharma?»

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