C’è Luis Fonsi, ma il concerto va «despacito»
Arriva a Lucca il cantante autore del tormentone mondiale. Senza il tutto esaurito
Al Summer Festival di Lucca domani sera arriva la pop star portoricana Luis Fonsi, ma la prevendita dei biglietti procede – è proprio il caso di dirlo – «despacito». Circa 4 mila per adesso i tagliandi staccati, come spiega il patron della kermesse Mimmo D’Alessandro: pochi, oggettivamente, per un cantante che con il suo «tormentone» Despacito (che in italiano significa «lentamente») ha raggiunto le vette delle classifiche musicali in diciotto fra i più importanti Paesi del mondo. «Spero in un colpo di coda da parte dei fans di Fonsi – commenta D’Alessandro – e che in tanti acquistino il biglietto all’ultimo. Il paradosso è che a livello mediatico l’attenzione per questo concerto è altissima: avremo giornali e tv in arrivo da ogni parte, anche di programmi non prettamente musicali come ad esempio Le Iene di Italia 1. Avere Fonsi a Lucca è comunque un motivo di vanto». Quello di domani sera in piazza Napoleone sarà l’unico concerto italiano dell’artista portoricano in questa estate: avrebbe dovuto cantare lo scorso 17 luglio a Pesaro, ma poi l’esibizione è stata annullata, ufficialmente per motivi tecnici. Con oltre 2 miliardi e 813 milioni di visualizzazioni, Despacito è la terza canzone più ascoltata di sempre sul canale web YouTube (ma la prima per velocità a superare il traguardo del miliardo e mezzo di click), dietro soltanto a Gangnam Style (seconda con oltre 2 miliardi e 900 milioni di click) e a See you again di Wiz Khalifa, prima con 2 miliardi e 960 milioni di visualizzazioni.
Con il suo singolo Fonsi è stato primo nelle hit musicali di Italia, Irlanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Svizzera, Svezia, Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Olanda, Canada, Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Non era mai capitato che una canzone spagnola raggiungesse la vetta della classifica inglese ed è appena la terza volta nella storia della Billboard Chart che un testo in spagnolo arriva al primo posto negli Usa; prima di Despacito ci erano riuscite solo La Bamba nel 1987 e La Macarena nel 1996. Un successo planetario, quello di Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero (questo il suo nome per esteso dell’artista), giunto a coronamento di una lunga carriera iniziata nel 1998 e costellata da 11 album che lo rendono noto da anni in Sud America. Il singolo Despacito, uscito nel gennaio 2017, è stato oggetto in questi mesi – proprio grazie alla popolarità raggiunta – di numerose imitazioni, parodie e anche di strumentalizzazioni politiche, come quella del presidente venezuelano Nicolas Maduro, che ha ripreso la canzone cambiandone le parole a fini elettorali (in Venezuela si vota domenica prossima), suscitando la reazione sdegnata del cantante.