Corriere Fiorentino

C’è Luis Fonsi, ma il concerto va «despacito»

Arriva a Lucca il cantante autore del tormentone mondiale. Senza il tutto esaurito

- Simone Dinelli

Al Summer Festival di Lucca domani sera arriva la pop star portorican­a Luis Fonsi, ma la prevendita dei biglietti procede – è proprio il caso di dirlo – «despacito». Circa 4 mila per adesso i tagliandi staccati, come spiega il patron della kermesse Mimmo D’Alessandro: pochi, oggettivam­ente, per un cantante che con il suo «tormentone» Despacito (che in italiano significa «lentamente») ha raggiunto le vette delle classifich­e musicali in diciotto fra i più importanti Paesi del mondo. «Spero in un colpo di coda da parte dei fans di Fonsi – commenta D’Alessandro – e che in tanti acquistino il biglietto all’ultimo. Il paradosso è che a livello mediatico l’attenzione per questo concerto è altissima: avremo giornali e tv in arrivo da ogni parte, anche di programmi non prettament­e musicali come ad esempio Le Iene di Italia 1. Avere Fonsi a Lucca è comunque un motivo di vanto». Quello di domani sera in piazza Napoleone sarà l’unico concerto italiano dell’artista portorican­o in questa estate: avrebbe dovuto cantare lo scorso 17 luglio a Pesaro, ma poi l’esibizione è stata annullata, ufficialme­nte per motivi tecnici. Con oltre 2 miliardi e 813 milioni di visualizza­zioni, Despacito è la terza canzone più ascoltata di sempre sul canale web YouTube (ma la prima per velocità a superare il traguardo del miliardo e mezzo di click), dietro soltanto a Gangnam Style (seconda con oltre 2 miliardi e 900 milioni di click) e a See you again di Wiz Khalifa, prima con 2 miliardi e 960 milioni di visualizza­zioni.

Con il suo singolo Fonsi è stato primo nelle hit musicali di Italia, Irlanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Svizzera, Svezia, Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Norvegia, Olanda, Canada, Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Non era mai capitato che una canzone spagnola raggiunges­se la vetta della classifica inglese ed è appena la terza volta nella storia della Billboard Chart che un testo in spagnolo arriva al primo posto negli Usa; prima di Despacito ci erano riuscite solo La Bamba nel 1987 e La Macarena nel 1996. Un successo planetario, quello di Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero (questo il suo nome per esteso dell’artista), giunto a coronament­o di una lunga carriera iniziata nel 1998 e costellata da 11 album che lo rendono noto da anni in Sud America. Il singolo Despacito, uscito nel gennaio 2017, è stato oggetto in questi mesi – proprio grazie alla popolarità raggiunta – di numerose imitazioni, parodie e anche di strumental­izzazioni politiche, come quella del presidente venezuelan­o Nicolas Maduro, che ha ripreso la canzone cambiandon­e le parole a fini elettorali (in Venezuela si vota domenica prossima), suscitando la reazione sdegnata del cantante.

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Il cantante portorican­o Luis Fonsi di recente si è scagliato contro il presidente del Venezuela Madura che ha utilizzato la sua canzone per la campagna elettorale

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