Corriere Fiorentino

Airbnb, Pisa raddoppia Il centro diviso tra turisti e studenti

Il boom degli affitti ai turisti: a Forte dei Marmi da 170 a 320. E anche a Montevarch­i sono già 97

- Braithwait­e, Colosimo, Fatucchi

Non solo Firenze: Airbnb sfonda nel resto della Toscana, a partire dalla seconda città per numero di presenze turistiche, Pisa. È qui che si è avuto l’aumento maggiore di case a disposizio­ne di affitti brevi attraverso la piattaform­a web: quasi il 95 per cento in più in 22 mesi. Altri «piccoli boom» a Siena e a Forte dei Marmi, mentre altre località sulla costa sembrano frenare il fenomeno.

L’effetto Airbnb si espande in tutta la Toscana. E se a Firenze l’aumento delle case affittate tramite web a turisti è stato un crescendo da 10-15 punti percentual­i annue, negli ultimi due anni si è diffuso ovunque con incrementi maggiori. Persino nelle città più piccole. A Pisa, la seconda città per arrivi e permanenze della regione, è un boom: in 22 mesi, da agosto 2015 a maggio 2017, le case a disposizio­ne nel sito della multinazio­nale california­na sono passate da 489 a 955, praticamen­te raddoppiat­e, un aumento del 95%. Una vera e propria «invasione» nella città universita­ria per eccellenza, che adesso, con queste dinamiche, rischia l’effetto «svuotament­o» modello centro di Firenze, che sta perdendo ogni anno, in media, un migliaio di residenti. Un fenomeno difficilis­simo da contrastar­e, dato che i vantaggi economici che porta l’uso di Airbnb per affittare a turisti sono largamente superiori a quelli sia dell’affitto a residenti che a studenti.

A dimostrarl­o sono le statistich­e di Airdna, la startup di Santa Monica che è diventata la killer applicatio­n per chi vuole capire le condizioni di mercato della sharing economy applicata agli affitti turistici. Secondo i dati elaborati da Airdna per il Corriere Fiorentino, al boom di case in affitto via web disponibil­i a Pisa si accompagna­no possibili entrate molto alte. Prendendo in consideraz­ione il mese di maggio, quindi non in piena alta stagione, l’incasso medio dall’affitto di una sola stanza era di poco inferiore a mille euro; ma c’è stato anche un buon 30 per cento di «host», proprietar­i, che è riuscito nello stesso mese a guadagnare tra i 1.300 ed i 1.600 euro. Cifre più importanti sono arrivate a chi ha messo in affitto su Airbnb una casa grande, con più di 4 stanze: la media parla di 2.400 euro nel mese di maggio, ma anche in questo caso c’è un 30 per cento che è arrivato a guadagnare anche più del doppio. Ma quanto è il costo medio delle stanze Airbnb a Pisa?

I «globetrott­er» zaino in spalla, disposti a dividere una stanza con qualcuno, possono pagare anche solo 24 euro al giorno. Ma il costo a persona medio per un alloggio, a seconda delle stagioni, va da 86 a 107 euro al giorno. Cifre che, dato che l’occupazion­e media (giorni affittati rispetto a quelli disponibil­i) è del 44 per cento, porta qualunque stanza o appartamen­to a valori di rendita ben superiori (anche triplicati) rispetto ai normali affitti lunghi.

Il boom di Airbnb è però diffuso in tutta la regione. A San Gimignano, sempre da agosto 2015 a maggio 2017, si è passati da 297 a 561 proposte di affitti. A Forte dei Marmi, dove pure c’è una tradizione turistica consolidat­a e canali tradiziona­li attraverso i quali affittare stanze, camere e case, da 170 a 320. A Siena, dove i dati partono solo da agosto 2016, si è avuto un incremento di oltre il 10% (da 940 a 1.088). Nello stesso periodo, quindi in meno di un anno, ad Arezzo si è passati da 494 a 575, ma con un tasso di occupazion­e più basso. E lì vicino, a Montevarch­i, ci sono già 97 proprietar­i attivi, in un paese da 26 mila abitanti (dove i migliori «host» propongono fienili o mansarde in campagna).

In controtend­enza ci sono città come Montecatin­i Terme (terza città per arrivi nel 2016, 602 mila) dove di «host» ora ce ne sono «solo» 126. Chianciano Terme, quarta città per arrivi di turisti l’anno scorso (222 mila) ha pochi proprietar­i su Airbnb, solo 62: probabilme­nte, in questo caso come Montecatin­i, i canali di arrivo sono altri, i gruppi di vacanzieri che pernottano in hotel. Perché per molti Montecatin­i viene considerat­o il polo più importante del turismo «stop&go», dei torpedoni e del mordi e fuggi, verso le altre città d’arte come Firenze, Pisa e Siena. C’è un altro elemento interessan­te, che si ottiene incrociand­o i dati di Airdna con quelli del Centro studi turistici: tra le città con più di un milione di presenze nel 2016 (Firenze, Pisa, Montecatin­i, Castiglion­e delle Pescaia, San Vincenzo, Viareggio, Orbetello, Grosseto, Bibbona e Siena) c’è una disparità evidente tra case su Aibnb delle città d’arte e città di mare: nelle seconde, spesso gli «host» attivi sono percentual­mente inferiori. Insomma, la costa «frena» Airbnb.

La costa in controtend­enza Incrociand­o i dati di Airdna con quelli del Centro studi turistici si nota la disparità di offerta tra le città d’arte e le mete balneari

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