La pista di Peretola slitta (di nuovo)
Cambia la procedura per l’ultimo sì: bisognerà aspettare fino a giugno. Anche lo stadio rischia
Aeroporto, cambia la procedura e per il sì definitivo — se alla fine sarà sì — bisognerà aspettare l’estate del prossimo anno. Enac ha ricevuto dal ministero dell’ambiente un parere in cui la si invita ad aderire alla nuova procedura di Valutazione ambientale prevista dalla legge 104/2017. Un modo solo per semplificare i passaggi, giura da Enac il presidente Vito Riggio. Un sistema per «saltare» ed evitare le prescrizioni ambientali, tuonano i contrari alla pista parallela, tra cui Mpd, Sinistra Italiana, Prc. Come che sia, il risultato è che sarà una commissione ad hoc a valutare se il progetto definitivo risponde alle richieste della Commissione di valutazione ambientale. Ma lo farà a giugno prossimo. Un anno in più rispetto ad un sì al decreto di Via che, a più riprese, doveva arrivare «a settimane», hanno ripetuto tutti i ministri interessati. Cioè ieri. E questo ritardo potrebbe avere effetti anche sulla partita del nuovo stadio.
Dopo l’arrivo della nuova procedure di Valutazione ambientale, previste dalla legge 104/2017, Enac ha chiesto al ministero dell’ambiente: ma dobbiamo andare avanti con la vecchia procedura o con la nuova? La risposta è arrivata. «Abbiamo ricevuto dal ministero l’indicazione di usare la nuova normativa. La nuova procedura non fa scomparire le prescrizioni: quelle restano. Semplifica solamente — spiega Riggio — E stabilisce anche quello che abbiamo sempre fatto, cioè che il parere si chiede sul Masterplan, non sul progetto definitivo». Non è una banalità: poteva essere uno dei punti di forza di eventuali ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato da parte dei contrari alla nuova pista. Quindi, applicando la nuova normativa, si supera un possibile tema che bloccherebbe il progetto. Per un punto positivo, c’è però un ritardo. Una volta aderito a questa procedura, Enac (per conto di Toscana Aeroporti) dovrà procedere al progetto definitivo che sarà valutato da una Commissione. Insomma, sarà allora che arriverà il vero via libera alla pista parallela, ai circa 380 milioni di investimenti. Sarà la commissione a valutare se le soluzioni scelte dai progettisti rispondono alle 142 prescrizioni chieste. Vincoli e paletti che, secondo il presidente del Tar toscano Armando Pozzi corrispondono «ad un parere negativo». «La sua è una rispettabilissima opinione: ma la decisione la prende un comitato di vigilanza sul progetto, sotto al ministero dell’Ambiente, con Enac, Regione e molti altri» ribatte Riggio. Il comitato dovrà votare a maggioranza o all’unanimità? «Spero che sia necessaria solo la maggioranza: l’unanimità bloccherebbe tutto». E i tempi? «Si allungano di sei mesi, un anno, rispetto a quanto previsto oggi» conclude Riggio. Il via libera doveva arrivare oggi, arriverà «a giugno prossimo, spero prima».
Una tempistica che porrebbe il sì definitivo dopo le elezioni politiche di primavera. Ma arriverebbe anche oltre la proroga concessa da Palazzo Vecchio (a fine dicembre) per la presentazione del progetto da parte dei Della Valle per il nuovo stadio e la Cittadella viola, che dovrà tenere conto dei vincoli originati dalla pista sull’area Mercafir. Ma questi vincoli arriveranno a giugno: ritardi anche per lo stadio, quindi? Risposte definitive e certe non ci sono.
L’oggi degli aeroporti regionali è intanto fatto di record: i dati di Toscana Aeroporti parlano di circa 3,7 milioni di passeggeri trasportati nella prima metà dell’anno (+7,5%). «Superati i primati storici di entrambi gli scali: oltre 2,4 milioni di passeggeri (+7,1%) presso l’aeroporto Galilei di Pisa e oltre 1,2 milioni di passeggeri (+8,2%) presso l’aeroporto Vespucci di Firenze» fanno sapere dalla società del magnate argentino Eduardo Eurnekian, ed utili nel primi 6 mesi, di 3,6 milioni di euro in aumento del +21,6%. Cifre che però fanno arrabbiare i sindacati: «Toscana Aeroporti esternalizza e ci sono venti posti di lavoro» attacca la Cisl.
Vito Riggio Così non si eliminano le prescrizioni ma si semplifica tutto l’iter Certo i tempi si allungano Sarà un comitato di vigilanza a valutare il progetto definitivo