Corriere Fiorentino

Il falò per la cena sfugge al controllo Fiamme e paura nel campo scout

A Marradi evacuati 75 ragazzi e le suore dell’eremo di Gamogna; 11 intossicat­i

- Giulio Gori

Un incendio nel bosco, un campo scout che viene distrutto dal fuoco. Sfollati settanta ragazzi, tra i 10 e i 20 anni, e le suore di un eremo. E undici adolescent­i che finiscono in ospedale per lievi intossicaz­ioni. È successo ieri nei boschi intorno all’eremo di Gamogna, nel comune di Marradi. L’incendio sarebbe partito da un campo scout allestito dalla sezione di Coverciano dell’Agesci, la «Firenze 7»: un fuoco acceso per cucinare, il forte vento e le fiamme che raggiungon­o la vegetazion­e sarebbero all’origine dell’incidente.

Il campo e le tende sono stati completame­nte distrutti. Nessuna conseguenz­a grave per una quarantina di ragazzi, nove dei quali sono però finiti al pronto soccorso dell’ospedale di Faenza per aver respirato fumo o per lo choc. Poco distante c’era un secondo campo scout, con una trentina di ragazzi della sezione Agesci di Pontassiev­e. Le tende in questo caso non sono state raggiunte dalle fiamme, ma gli scout sono stati costretti ad allontanar­si, così come le sei suore che vivono nell’eremo millenario di Gamogna. Anche due ragazzini di Pontassiev­e sono stati poi portati in ospedale.

Per alcune ore, gli adolescent­i, guidati dai capi scout e dal sindaco di Marradi Tommaso Triberti, arrivato subito sul posto, hanno trovato rifugio nell’azienda agricola Camurani, vicina all’eremo. Intanto, un elicottero dell’antincendi boschivi della Regione ha volato sul bosco per spegnere le fiamme, due squadre dei vigili del fuoco sono arrivate via terra, mentre la protezione civile del Mugello ha organizzat­o i soccorsi per i 75 sfollati. A dirigere le operazioni, dalla centrale borghigian­a, il responsabi­le della protezione civile Girolamo Baroloni, che ha fatto da ponte radio tra le diverse squadre sul campo. «Abbiamo corso un grosso rischio. Per fortuna sembra sia andato tutto bene, che non sia successo nulla di grave», spiegava ieri Bartoloni a caldo.

Da Borgo San Lorenzo e da Scarperia sono partiti due pulmini per recuperare gli scout all’azienda agricola e portarli alla stazione dei vigili del fuoco di Marradi. Lì, è stato deciso di accompagna­re undici ragazzi all’ospedale di Faenza, mentre gli altri, per precauzion­e, sono stati visitati sul posto dal 118. I vigili del fuoco ancora non si sbilancian­o sulle cause dell’incendio, ma sono stati gli stessi scout ieri a lasciarsi sfuggire che quel falò acceso per cucinare sarebbe sfuggito al loro controllo.

I ragazzi di Coverciano? «Erano sconvolti, hanno visto il fuoco da vicino», racconta chi li ha soccorsi. E quelli di Pontassiev­e? «In molti erano più dispiaciut­i per la fine anticipata della vacanza che realmente impauriti». Reazioni diverse, tra chi ha visto le fiamme a pochi metri e chi invece ha vissuto la scena a distanza. E che ora è dispiaciut­o per aver dovuto rinunciare alle gare di fine campo, in programma domani.

Ieri, durante il tardo pomeriggio, i genitori degli scout sono arrivati a Marradi per riportare i figli a casa. Qualcuno ne ha caricati diversi in automobile per portarli a Firenze e a Pontassiev­e, in attesa che gli altri genitori rientrasse­ro a loro volta dalle vacanze. In tarda serata, tutti ragazzi ricoverati al pronto soccorso di Faenza sono stati dimessi, riportati a Marradi e, quindi, riconsegna­ti a babbi e mamme. Per loro nessuna conseguenz­a fisica. Ma lo choc resta.

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Nei boschi L’eremo millenario di Gamogna si trova in una posizione isolata sul crinale appenninic­o tosco-romagnolo, nel comune di Marradi; a lato, le fiamme che hanno distrutto un campo scout e l’intervento dell’elicottero della Regione

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