Corriere Fiorentino

Paltrinier­i, il libro e una traversata fino all’Elba

Oggi il campione di nuoto a Piombino per la sua biografia. Domani la staffetta con altri 50 atleti

- Irene Roberti Vittory

Millecinqu­ecento metri sono tanti. Tanti se ti chiami Gregorio Paltrinier­i, hai 22 anni e i riflettori del mondo addosso, un pubblico che si aspetta di vederti ogni volta trionfare, soprattutt­o perché sa che quei millecinqu­ecento metri lì, per te, giovane campione del nuoto italiano, in acqua sono un gioco da ragazzi, strano sarebbe vederti perdere il ritmo della vittoria, l’abitudine alla bracciata decisiva.

Eppure, dietro quella che appare come una bella e facile consuetudi­ne, ci sono impegno e sconfitte altrettant­o decisive. Ci sono paure, costruite sopra le speranze e gli entusiasmi degli altri: «Ho gli incubi. Ce li ho da quando so di aver vinto tutto. Arrivano all’improvviso. Mi sveglio di soprassalt­o convinto di non aver ancora conquistat­o l’oro alle Olimpiadi di Rio. Peggio. Di non potercela fare e di deludere tutti coloro che per troppi mesi l’avevano dato per scontato. Mi succede perché vincere quella medaglia era diventata per gli altri una semplice formalità e per me una questione di vita o di morte».

Sono alcune delle parole che «Greg» raccoglie nel suo primo libro, uscito il 18 luglio e intitolato Il peso dell’acqua (Mondadori, 204 pagine, 17.50 euro), che il nuotatore originario di Carpi, fresco di oro ai mondiali di Budapest nei 1.500 metri (la sua specialità, la stessa che lo ha fatto vincere a Rio e, prima ancora, agli europei di Berlino nel 2014 e ai mondiali in Russia nel 2015), presenterà oggi in piazza Bovio, a Piombino, alle 19, fermandosi al termine dell’incontro per firmare le copie. «Vale sempre la pena mettersi in gioco. Il mio non è stato un viaggio facile ma ho imparato che, se insegui il tuo sogno senza mai fermarti, la fatica e l’impegno vengono ripagati», dice Paltrinier­i. Il suo spirito è tutto qui, e la decisione di mettersi in gioco sposta continuame­nte l’asticella degli obiettivi un po’ più in alto. Anche se la sfida non è sempre per conquistar­e una medaglia.

Domani, sempre da Piombino, alle 15, partirà una traversata in mare aperto con arrivo all’isola d’Elba. Dieci chilometri che vedranno Greg tra i protagonis­ti: con lui altri cinquanta nuotatori affrontera­nno la staffetta dandosi il cambio ogni tre minuti, dopo aver percorso circa duecento metri a velocità sostenuta. «La traversata in mare aperto è per me un grande obiettivo che mi sono prefissato e che voglio superare insieme a questo gruppo di persone che condivide con me la passione del nuoto», aggiunge Greg spiegando la sua partecipaz­ione all’appuntamen­to toscano della campagna motivazion­ale «Insegui il tuo sogno. Non fermarti mai», promossa da Bridgeston­e. Per raggiunger­e i grandi obiettivi, infatti, non basta un «fisico bestiale», né la concentraz­ione dei giorni migliori. Serve poter condivider­e le imprese. Gabriele Detti, suo inseparabi­le amico e compagno di squadra, stavolta non ci sarà, ma la Toscana ha ormai lasciato la sua impronta in Paltrinier­i: gli insegnamen­ti di Stefano Morini, il «Moro» livornese zio di Detti e allenatore dei due «gemelli diversi» del nuoto, si faranno comunque sentire.

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Gregorio Paltrinier­i

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