Corriere Fiorentino

Gelato festival, rush finale Al Piazzale la super-sfida

Da 14 al 17 settembre la gara europea tra i sedici finalisti

- Ivana Zuliani

I favolosi 4 in questo caso non sono solo i Beatles ma i tipi di ciliegia (più un ingredient­e segreto) che formano il «Wild Cherry-Great freedom», gusto nato in Gran Bretagna ma affermatos­i ad Amburgo, come i Fabulous Four. E se l’abbinament­o peperone-fragola vi sembra bizzarro provate prima «About Strawberry and Red Pepper»: in una coppetta, si crea un contrasto armonioso che «ricorda il carattere delle donne» spiega l’ideatore. Dimenticat­e i gusti classici, limone, pistacchio, stracciate­lla: ogni assaggio al Gelato Festival sarà una sorpresa. Terminato il tour europeo, la manifestaz­ione itinerante dedicata al gelato artigianal­e italiano si prepara a eleggere il campione europeo 2017: la finale sarà dal 14 al 17 settembre a Firenze, dove tutto è nato sette anni fa. Al piazzale Michelange­lo i 16 migliori gelatieri d’Europa si sfideranno con i loro gusti speciali, creati per il Festival, che raccontano un po’ della loro storia: si ispirano a luoghi o alle persone del cuore, sono fatti con ingredient­i del territorio ma con le tecniche e la qualità della gelateria artigianal­e made in Italy, le stesse che si possono trovare anche nella prima ricetta di gelasposto to, creata dall’ architetto Bernardo Buontalent­i durante il Rinascimen­to fiorentino, nel 1559. Tra i finalisti di quest’anno ci sono anche due gusti fiorentini: il gelato alla fragola e aceto balsamico «Ettamo Fragola» di Roberta Rabatti della gelateria Ettamo, e la Crema di ricotta azteca al bergamotto di Carmelo Pannocchie­tti della gelateria Arà: è Sicilia. Il tour del festival, partito da Firenze ad aprile, ha fatto tappa a Roma, Milano, Torino, Londra, Varsavia e Amburgo.

«È stato un successo straordina­rio, soprattutt­o in Italia, complice il clima favorevole — commenta l’ideatore della manifestaz­ione Gabriele Poli — Ma anche Londra dove ormai il Festival è di casa, la Germania, che è il secondo mercato dopo l’Italia, e la Polonia, che è un mercato emergente e importante, hanno ri- bene». In ogni tappa i gelatieri del posto hanno «interpreta­to il gelato all’italiana con ingredient­i del luogo di provenienz­a: il gelato diventa così l’emblema del territorio» spiega Poli. «Prima la tendenza era a gusti classici, ora i maestri gelatieri si impegnano a usare ingredient­i ricercati e a chilometro zero creando gusti particolar­i». Ecco i cannoli siciliani, la torta della nonna o il tipico dessert della Tunisia «Baklava» serviti sotto forma di gelato, il gusto dello zabaione di una volta o quello che richiama un cocktail al cocco, ananas e fragole servito sul lungomare di Miami.

Il sorbetto polacco è fatto con prugne e un tocco di cannella, quello pugliese con il limone «femminello», quello piemontese con la malvasia e il lampone, quello della pianura padana con latte appena munto, miele e riso. Il vincitore tra i gusti in gara (www.gelatofest­ival.it) sarà eletto, come sempre, al 50% dalla giuria tecnica, formata da giornalist­i ed esperti del settore, e al 50% dalla giuria popolare, composta da tutti coloro che parteciper­anno al Festival.

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Dopo il successo nelle città europee il Gelato Festival concluderà il suo tour a Firenze, al Piazzale Michelange­lo

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