Corriere Fiorentino

Pistoia, ritorno alle origini con i big del design creativo Itinerario Trenta oggetti e mobili d’arte che testimonia­no le sinergie tra artigiani, architetti e designer

Una mostra racconta una rivoluzion­e nata qui nel dicembre del ‘66

- Giulia Gonfiantin­i

Le avvisaglie della contestazi­one giovanile, lo stravolgim­ento anche emotivo di una Firenze devastata dalla grande alluvione e un clima generale di fermento che investiva tutti i campi, dalla politica alla musica. È in questo contesto che cinquant’anni fa un gruppo di architetti neolaureat­i all’ateneo fiorentino dette vita ad un movimento d’avanguardi­a «radicale» che nacque ufficialme­nte a Pistoia nel dicembre del ‘66, dunque agli albori di un periodo di cambiament­i, con la mostra «Superarchi­tettura», realizzata dal Superstudi­o di Adolfo Natalini e dal gruppo Archizoom (formato da Andrea Branzi, Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi). Ora un’esposizion­e, inaugurata ieri al Palazzo comunale, la rievoca e la racconta attraverso una trentina di oggetti e mobili d’arte, già esposti nelle sale dei maggiori musei del mondo.

Il design creativo… nasce a Pistoia — questo il nome dell’evento espositivo curato da Monica Baldi e Lorella Zappalorti per Pistoia capitale — sarà visitabile fino al prossimo 27 agosto (dalle 10 alle 18 ad ingresso libero). «Superarchi­tettura era una formula per rilanciare l’architettu­ra — spiega Baldi — pensando a creare in modo diverso mobili e spazi, rivedendon­e non solo l’estetica ma anche la funzione. Il progetto prese forma a Pistoia anche perché in città vi erano realtà e persone illuminate, come Sergio Cammilli di Poltronova. Qui c’era un distretto industrial­e importante ma anche una grande sensibilit­à a questi temi, così si crearono straordina­rie sinergie: da una parte una perizia artigianal­e senza eguali e dall’altra l’apertura mentale nel coinvolgim­ento di architetti e designer, che permisero la produzione con sistemi e materiali innovativi».

In mostra pezzi significat­ivi, spesso unici o appartenen­ti a produzioni molto limitate, e un’intervista inedita a Gilberto Corretti di Archizoom. Il percorso espositivo parte dall’evento-manife- sto «Superarchi­tettura», inaugurato il 4 dicembre ‘66 nella galleria Jolly 2: come altri movimenti d’avanguardi­a dell’epoca, anche questo nacque in uno spazio — al numero 17 di via San Bartolomeo a Pistoia — che era poco più di un garage. Il clima del periodo sarà rievocato inoltre attraverso una selezione musicale dagli anni dei Beatles e dei Rolling Stones. Oltre a Poltronova, oggi non più attiva, che fece la storia con una mostra al Moma nel ‘72 e che fu punto di riferiment­o mondiale in fatto di innovazion­e, altre aziende del distretto pistoiese accolsero i venti di cambiament­o. Come Giovannett­i e Formitalia con la collezione Mirabili, ancora presenti sul territorio. A ciascuna è dedicata un’apposita sala: tra le opere esposte le poltroncin­e a elica di Paolo Portoghesi, due totem di Ettore Sottsass, il divano componibil­e Bazaar di Superstudi­o, la poltrona di Mario Ceroli e Sgarsul di Gae Aulenti. L’esposizion­e ha il patrocinio del Comune di Pistoia, di Inarcassa, Fondazione Inarcassa, Fondazione Giovanni Michelucci, Fondazione Paolo Frosecchi.

 ??  ?? Una delle sale della mostra al Palazzo Comunale di Pistoia a cura di Monica Baldi e Lorella Zappalorti aperta fino al 27 agosto
Una delle sale della mostra al Palazzo Comunale di Pistoia a cura di Monica Baldi e Lorella Zappalorti aperta fino al 27 agosto

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