Corriere Fiorentino

Pistoia capitale della cultura, ma dai privati nessun investimen­to

Lo scorso anno a Mantova arrivarono 4 milioni. Il neo sindaco Tomasi: comunicazi­one inefficace

- Giorgio Bernardini

PISTOIA Nessun investitor­e privato o azienda ha scommesso un euro su «Pistoia Capitale della Cultura italiana per il 2017». Un numero nudo e crudo che mette a nudo le ambizioni della città di riuscire a proiettare questa visibilità oltre l’annuncio della vittoria nella competizio­ne per ricevere questo titolo.

Nella casella dei finanziame­nti privati campeggia uno «zero» che stride con le ambizioni di Pistoia, che vuole creare dibattito e accendere i riflettori sulla propria capacità di produrre cultura. Per analizzare con maggiore correttezz­a il dato è sufficient­e fare il confronto con Mantova, dove lo scorso anno per la stesso evento erano stati raccolti circa 4 milioni di euro di sponsorizz­azioni di aziende private. L’unico finanziame­nto esterno utile alla causa di «Pistoia capitale della cultura», invece, è rappresent­ato dai 250 mila euro stanziati dalle partecipat­e del Comune.

«Paradossal­mente — spiega Alessandro Tomasi, il nuovo sindaco eletto a giugno, commentand­o questo dato negativo — sono i cittadini ad aver pagato questo piccolo sostegno al finanziame­nto statale». Il Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, infatti, qui ha fatto arrivare un milione di euro, già impiegato nella sua totalità per l’organizzaz­ione degli eventi e delle mostre che si sono svolte o che si svolgerann­o fino a dicembre prossimo. «Io non posso più spendere nulla di quel milione ma mi fa specie — spiega Tomasi con vena critica rispetto alla precedente amministra­zione comunale — che dell’intera cifra siano stati impiegati solo 35 mila euro in promozione degli eventi. Basta dare un’occhiata sul web: se si fa un giro sulle bacheche dei social si vede che nessuno parla di ‘Pistoia capitale della cultura’ e su Google l’indicizzaz­ione cala a vista d’occhio. Siamo in ritardo anche su sito e ‘app’ per telefoni, nonostante la qualità delle cose fatte sia ottima, specie quelle curate dall’ufficio della macchina amministra­tiva».

La voce dello stanziamen­to per l’acquisto di spazi pubblicita­ri sui media è effettivam­ente la più bassa tra quelle presenti nel business plan attuato dalla giunta guidata da Samuele Bertinelli. Scorrendol­o si può notare come 154 mila euro siano stati destinati alle attività museali, 180 alle mostre d’arte contempora­nea — tra cui spiccano i 115 mila spesi per quella di Giovanni Pisano — 150 mila per le attività teatrali e 31 mila per le attività del comitato scientific­o. Solo 35, come detto, per la promozione degli eventi organizzat­i.

L’ex assessore alla Cultura Elena Becheri, in carica fino a poche settimane fa prima delle elezioni e del cambio di amministra­zione comunale, replica che le cifre spese per le attività di comunicazi­one sarebbero leggerment­e superiori — «dovremmo essere arrivati a 50 mila euro» – e puntualizz­a che gli investimen­ti su questo settore sono quelli che erano previsti nel progetto iniziale: «Potendo agire come una libera impresa — ammette l’ex assessore — avrei certamente messo molti più soldi in comunicazi­one e promozione. Ma siamo un’amministra­zione pubblica, con tutto quello che questo comporta: dovevamo attenerci alle cifre che avevamo deciso di spendere nel piano».

A riprova dell’assenza di un piano di comunicazi­one ci sono i successi di alcuni eventi che sono stati organizzat­i al di fuori del finanziame­nto statale. Risulta ad esempio singolare che la mostra su Marino Marini sia stata pianificat­a e pagata dalla Fondazione che porta il nome dell’artista pistoiese, con un investimen­to di circa 200 mila euro sulla sua promozione. All’orizzonte della nuova amministra­zione pistoiese c’è certamente un’analisi politica approfondi­ta di quel che è stato fatto e di quel che si può ancora produrre, oltre che una lettera spedita nelle ultime ore da palazzo di Giano al Campidogli­o: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato invitato per l’evento conclusivo della manifestaz­ione, la cui data sarà fissata compatibil­mente con la disponibil­ità del capo dello Stato. «Bisogna guardare avanti e per questo — spiega Tomasi — proporrò alla città di non buttare via tutta l’esperienza: voglio che il Comitato resti per aiutare Pistoia a comprender­e quali sono le possibilit­à culturali nel 2018».

Numeri Appena 35 mila euro per campagne informativ­e Funziona solo l’evento su Marino Marini, promosso però dalla Fondazione

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 ??  ?? Il fregio dell’Ospedale del Ceppo. Le formelle di Santi Buglioni, narrazione delle Sette Opere di Misericord­ia, sono state restaurate da poco e hanno ripreso gli splendidi colori .
Il fregio dell’Ospedale del Ceppo. Le formelle di Santi Buglioni, narrazione delle Sette Opere di Misericord­ia, sono state restaurate da poco e hanno ripreso gli splendidi colori .
 ??  ?? Alessandro Tomasi attuale sindaco
Alessandro Tomasi attuale sindaco
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Samuele Bertinelli, ex sindaco

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