Corriere Fiorentino

Quella violenza normale nelle notti folli di Lloret

- di Daria Simeone

BARCELLONA A Lloret de Mar, dove Niccolò Ciatti è morto dopo essere stato aggredito in discoteca, la situazione è diventata insostenib­ile tra continue risse e ubriachi che vomitano e urinano per strada, violenza, eccessi. Gli abitanti di questa località simbolo del «turismo da sbronza» non ne possono più, l’amministra­zione sta cercando vie d’uscita.

BARCELLONA «Quello che accade a Lloret de Mar resta a Lloret de Mar» c’è scritto su una serie di t-shirt che celebrano la meta vacanziera del desmadre, dello sballo fuori controllo. Ma stavolta non resta a Lloret de Mar. Non quando le conseguenz­e del cosiddetto turismo de borrachera (da sbornia) si fanno tragiche come nel caso dell’uccisione del ventenne fiorentino Niccolò Ciatti in una discoteca della località spagnola, pestato a morte da tre ragazzi ceceni.

«Si tratta di un caso isolato» citi enea precisare il rappresent­ante dell’ Associazio­ne dei bar e ristoranti della località Nino Gómez, preoccupat­o da un episodio che torna ad« insozzare il nome diLl or et », legato da anni ad un turismo spazzatura lo wc ost, indirizzat­o a giovani stranieri, soprattutt­o tedeschi e britannici, che vengono a compiervi riti di passaggio all’insegna di coma etilici ed eccessi vari, che sia per festeggiar­e l’inizio dell’università o un addio al nubilato. La stessa associazio­ne di Gómez sta portando avanti campagne di sensibiliz­zazione nei locali, per ristabilir­e il senso civico, contro un turismo degradante che ha già scatenato rivolte da parte dei residenti, portato a petizioni che chiedono più sanzioni e controlli e generato una diffusa turismofob­ia sulla costa orientale della Spagna.

La rotta della sfrenatezz­a etilica passa per Magaluf, Gandía, Salou, Lloret de Mar e arriva fino alla spiaggia del centro di Barcellona, al quartiere della Barcelonet­a. Le scene sono più o meno le stesse ovunque, risse, gente che vomita e urina per strada, persone che lanciano bottiglie di vetro in mare, che lasciano la spiaggia sporca, che fanno sesso in pubblico, e una lunga serie di barbarie inclusi balconing e mamading, un gioco o competizio­ne sessual-etilica prevista nel «Carnage tour» di Mallorca, secondo cui le ragazze possono ottenere alcol gratuitame­nte se riescono a praticare un dato numero di atti di sesso orale in un determinat­o tempo, a beneficio dei clienti presenti in un bar. A inventare il «Carnage Tour» nel 2012 sono stati i fratelli inglesi Danny e John Daly con il socio Paul Smith, una rotta di dissolutez­za etilica che per 30 euro promette drink gratuiti in cinque stabilimen­ti per poi tornare in albergo strisciand­o.

Ma anche senza di loro, il pub crawling, tour che prevedono il trascinars­i di bar in bar fino al coma etilico, è da tempo pratica diffusa in molti luoghi della Costa Brava, dove si può prenotare una settimana di vacanza per soli 300-400 euro tutto incluso e dove i giovani turisti hanno la percezione di poter fare quel che gli pare, complici anche i prezzi dell’alcol molto più bassi che a casa loro. Una delle follie più popolari del momento è il viaggio alcolico in barca, Booze Cruise a Lloret, o Sunset Booze Cruise di Magaluf: quattro ore a largo delle coste catalane a bordo di un catamarano con musica a tutto volume, striptease spontanei e free bar.

Lloret de Mar ha accolto questo tipo di turismo per così tanti anni da aver dato il nome al fenomeno di lloretizac­ión, ovvero il degrado di un luogo vacanziero causato da turisti che per lo più lo usano come un bidone dell’immondizia, ubriacando­si, vomitando e urinando in strada, per terminare, spesso, in una rissa. Una parola che El Pais ha recentemen­te utilizzato anche a proposito di Barcellona, che si va «lloretizza­ndo» soprattutt­o nella zona preferita dai turisti più giovani, la Barcelonet­a, dove la gente del quartiere ha promosso una serie di proteste — anche la settimana scorsa — e tappezzato finestre e balconi di striscioni contro l’invasione turistica e il proliferar­e di Airbnb. Solo pochi giorni fa un bus di turisti è stato assalito al grido «Fate morire Barcellona».

Anche a Lloret si sta lottando contro questo tipo di turismo: proprio lo scorso anno il Comune ha approvato un’ordinanza che vieta la pratica cosiddetta del botellón (il consumo di enormi quantità di alcol economico e scadente per strada, mescolato a bibite in grandi bottiglie), di usare le strade come toilette e di provocare risse. Come quella in cui è morto Niccolò.

Alcol Qui c’è un turismo- low cost, indirizzat­o a giovani stranieri, che vengono a compiervi riti di passaggio all’insegna di coma etilici ed eccessi

Esasperazi­one In Catalogna cresce la protesta contro l’invasione e i tanti Airbnb: un bus di turisti pochi giorni fa ha subito un autentico assalto

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Scene di ordinaria follia per le strade di Lloret de Mar

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