Fiamme rosse sulla Torre del Mangia
E tra gli ondaioli appaiono le magliette con il rogo di sberleffo agli avversari. Gesto inqualificabile
Fumo e fiamme sulla Torre del Mangia in piazza del Campo a Siena la notte del Palio dell’Assunta. L’incendio, che è stato domato dai vigili del fuoco nel corso della notte, è probabilmente stato causato dalla caduta accidentale di alcune candele ornamentali per il forte vento.
Fiamme e attimi di paura in piazza del Campo la sera del Palio: poco prima di mezzanotte due vigili urbani in borghese e un volontario della Croce rossa hanno avvistato fiamme e fumo salire dalla Torre del Mangia che stava andando a fuoco probabilmente per la caduta — si presume accidentale — di alcune pignattelle, le candele ornamentali poste sui merli della torre. Forse a causa del forte vento. I Vigili del Fuoco sono intervenuti con due squadre di Siena e una di Poggibonsi ma hanno incontrato difficoltà nelle operazioni di spegnimento che si sono rivelate lente e complicate (fino a notte fonda) a causa del difficile accesso alla torre, attraverso 400 scalini. Non si temono comunque danni strutturali ma per alcuni giorni rimarrà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza.
La Procura ha aperto un’indagine e la magistratura ha acquisito i video. La zona, al momento, non è stata posta sotto sequestro, ma la misura potrebbe essere presa dopo il rapporto dei Vigili del Fuoco. L’incendio ha colpito una delle due parti in legno sottostanti la sede campanaria. Mentre l’altra risulta intatta. Il rogo si è propagato lentamente, provocando una densa nube di fumo, visibile a centinaia di metri, ma le fiamme sono rimaste confinate nella zona più alta.
I 400 scalini per arrivare sul luogo dell’incendio hanno impedito l’utilizzo di mezzi tradizionali, rendendo necessario il ricorso agli estintori lungo le scale. A causa del fumo gli uomini intervenuti hanno dovuto indossare degli autoprotettori. Uno di loro ha accusato un lieve malore, ma si è presto ripreso. Sul posto è arrivato anche ilo sindaco Bruno Valentini che in diretta su Facebook ha ringraziato chi è intervenuto e ha rassicurato la cittadinanza. Il sindaco è poi ritornato sulla Torre del Mangia anche ieri mattina per un sopralluogo con la Soprintendenza: dai rilievi non risultano danni strutturali all’edificio né alla sede campanaria, ma il pavimento in legno — che era stato posto sulla sommità solo la scorsa primavera — è andato completamente in cenere. Un incidente simile accadde anche nel gennaio del 1701 durante la commemorazione dell’ingresso nel Granducato di Toscana. L’episodio dell’altra notte ha avuto anche un’appendice di cattivo gusto: alcuni contradaioli dell’Onda durante il corteo per la vittoria, hanno esibito magliette con scritto «e ora chiedimi se sono felice» e dietro una foto della torre che brucia. Ovvio il riferimento alla Contrada della Torre. Un gesto inqualificabile. Il sindaco Valentini si è subito mosso, ricevendo dai dirigenti dell’Onda, pare, l’impegno a ritirare le magliette dalla circolazione.