Eysseric, nuovo 10 Garantisce Antognoni: «Ci farà divertire»
Fa un certo effetto vederlo con Giancarlo Antognoni mostrare la maglia numero 10 che indosserà a partire da domenica prossima a San Siro: «Avrei voluto scoprire la Champions — dice Valentin Eysseric — ma la voglia di cambiare aria era troppa. E la Fiorentina, che è tra le 5 top del campionato, è stata un’ottima opportunità». Il trequartista classe 1992 ha le idee chiare. Antognoni giura che «farà divertire i tifosi viola». E se lo dice lui, che il numero 10 lo ha tatuato sulla pelle, c’è da credergli. «Quando ho scelto questo numero — spiega Eysseric — non sapevo l’importanza che ha per Firenze me lo ha detto Astori».
Ma torniamo al suo arrivo in viola, che non è stato poi così semplice: «È stata una trattativa lunga, ci sono stati un po’ di problemi col Nizza, perché prima di darmi via, volevano far arrivare un altro giocatore. Ma io avevo fretta di cambiare aria. Se mi dispiace non aver giocato i preliminari di Champions col Napoli? Ho seguito la partita e che dire, tutti sognano di giocare quel torneo così prestigioso, ma preferivo cambiare i miei orizzonti, ed eccomi qua. Pronto per questa nuova avventura».
Eysseric è consapevole delle differenze tra calcio italiano e francese: «Sì, l’ho notato subito dagli allenamenti. Qui ho notato che il mister ci chiede più corsa, più profondità, meno gioco con la palla. Anche tatticamente, la mia posizione in campo cambia: Pioli mi chiede di dare anche di dare una mano ai compagni. Poi devo imparare l’italiano, mi servirà un po’ di tempo, ma quello che conta è che io riesca a giocare al meglio». A proposito, qual è la posizione preferita? «Il maggior numero di partite di qualità le ho giocate da trequartista, ma non ho preferenze. Mi trovo bene dietro la punta, ma in carriera ho giocato anche ai lati. E qua ho visto che l’allenatore ci dà molta libertà di movimento, ci si scambia di posizione». Gli obiettivi della Fiorentina: «È una squadra che ha tante aspettative. E se sono venuto qua è perché penso che si possa fare bene. Certo, ci sono tanti nuovi giocatori e, come si dice in Francia, “è importante che la maionese la si faccia”. Ma sono convinto che ci divertiremo. Non posso dire di voler arrivare undicesimo o dodicesimo, ma di arrivare il più in alto possibile». L’idolo? «Zidane. Quando ero piccolo e lui giocava nella Juve lo seguivo con ammirazione, ma voglio crearmi la mia storia». E il suo ex compagno Balotelli le ha svelato qualche segreto della serie A? «Mi ha parlato soprattutto della Fiorentina, che è una buona società che può farmi crescere. E poi mi ha preso un po’ in giro cantandomi sempre “Fiorentina, Fiorentina”».