Alla scoperta dell’«Infinito» tra gli antiquari di Cortona
Il manoscritto di Leopardi (e non solo) in mostra a Palazzo Vagnotti
Non è tra i pezzi in vendita, ma è sicuramente tra quelli che attireranno l’occhio e la curiosità di collezionisti e appassionati: il manoscritto originale de L’Infinito di Giacomo Leopardi. L’opera fa parte di una delle mostre collaterali dell’edizione numero 55 di Cortonantiquaria, la più antica fiera d’antiquariato d’Italia, che da domani al 3 settembre riporta Cortona nelle atmosfere d’altri tempi. Le sale del settecentesco Palazzo Vagnotti ospiteranno capolavori che raccontano storie, stili e gusti diversi, in un percorso espositivo che è una sorta di viaggio nella storia dell’arte: dipinti del XVII e XVIII secolo, argenti antichi, mobili francesi stile impero, sculture, gioielli vintage, oggetti in ferro battuto, raccolti da 32 antiquari provenienti da tutto il Paese.
I visitatori potranno fare shopping, firmato rigorosamente d’epoca, ma anche partecipare a degustazioni, mostre, conversazioni d’autore e al premio che dal 2001 viene conferito a uomini e donne che hanno rappresentato un modello del genio umano e dell’impegno verso la cultura e che hanno un legame speciale con Cortona: quest’anno sarà assegnato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, unita «da profonda amicizia e collaborazione alla città di Cortona» come spiegano gli organizzatori (la cerimonia sarà il 26 agosto alle 21).
Uno degli eventi di punta è la mostra a Palazzo Vagnotti Infinito Leopardi — Il manoscritto originale e il suo contesto storico, che propone l’autografo della famosa poesia: nel 1868 fu venduto per 400 lire all’allora sindaco del comune marchigiano di Visso (colpito dal terremoto un anno fa), Gaola Antinori, dal collezionista Prospero Viani di Bologna. Assieme a L’Infinito in mostra ci sono altre opere collegate al poeta di Recanati provenienti dalla collezione della Normale di Pisa, città dove Leopardi soggiornò tra il 1927 e il 1928 e dove nacquero due dei «grandi idilli», Il Risorgimento e A Sil- via: si tratta di carte o libri di studiosi di Leopardi che si sono formati o hanno insegnato alla Scuola pisana, e la monumentale edizione in facsimile dello Zibaldone, pubblicata dalle Edizioni della Normale a cura di Emilio Peruzzi.
Nei giorni della fiera nelle piazze del centro storico si potranno ammirare opere del pittore e scultore Roberto Barni per Cortona Contemporanea, e a Palazzo Casali le «Incisioni Storiche» di abbazie, monasteri, conventi e pievi della terra aretina. Inoltre, i ristoranti e le botteghe aderenti a «Vetrina Toscana» offriranno menu preparati utilizzando i prodotti tipici e per ogni consumazione daranno un coupon che vale un ingresso ridotto alla mostra mercato. Cortonantiquaria è da più di mezzo secolo un riferimento per appassionati e mercanti di antichità: la prima Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico debuttò nel 1963, fu finanziata con 150mila lire, e vi aderirono 14 antiquari, restauratori e artigiani, che avevano a disposizione uno spazio, segnato a terra con il gesso.
Nel 1868 fu venduto a un collezionista al sindaco di Visso Per 400 lire