Dal Governo il vademecum per l’obbligo nelle scuole Asl e Regione: semplifichiamo
Diffusa la circolare del Governo, Regione e Asl Centro lavorano a una semplificazione Calenzano
Saranno i dirigenti scolastici a fornire l’elenco degli alunni su cui far partire i controlli
È stata diffusa ieri la circolare del governo che illustra come la legge sui vaccini obbligatori dovrà essere applicata. Apparentemente una porta sbattuta in faccia alle richieste dei sindaci, che chiedevano una semplificazione delle procedure. Ma chiusa la porta si riapre una finestra. E almeno nell’Asl Toscana Centro (Firenze, Prato e Pistoia) per i genitori non ci sarà il rischio di doversi mettere in coda agli sportelli.
La richiesta dell’Anci (l’associazione dei Comuni) riguardava la possibilità, per le Regioni che come la Toscana hanno un’anagrafe vaccinale informatizzata, di evitare il balletto delle certificazioni per non rischiare di far affogare nelle scartoffie l’Asl, le scuole e le famiglie. Se da un lato la circolare non contempla quest’opportunità, dall’altro concede alle Regioni di poter semplificare le procedure in accordo con l’ufficio scolastico regionale. Detto fatto: siccome l’Asl Toscana Centro si stava preparando da settimane a introdurre il modello alternativo, l’assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi, assicura che «il nostro modello di semplificazione va avanti senza intoppi». Tradotto: a Firenze, Prato e Pistoia, i genitori non dovranno fare nulla. Saranno le scuole a inviare all’Asl l’elenco delle classi con i nomi degli studenti; e toccherà quindi all’Asl fare le verifiche per vedere chi è vaccinato e chi no. Nelle altre due Asl toscane (Sud-Est e Nord Ovest), questa semplificazione non è ancora contemplata, si deciderà tutto nei prossimi giorni. Nel caso non si dovesse fare, i genitori dovranno presentare l’autocertificazione (entro il 10 settembre per nidi e materne, entro il 31 ottobre per le scuole dell’obbligo) e quindi i certificati veri e propri, forniti dall’Asl, entro il 10 marzo 2018.
Fatte le verifiche le Asl convocheranno i genitori inadempienti per far vaccinare i figli. Se non accetteranno, solo a quel punto l’azienda comminerà le sanzioni e segnalerà il caso all’autorità competente: il Comune o il ministero dovrà provvedere all’espulsione del bambino non vaccinato dall’asilo nido o dalla materna. Se l’Anci, attraverso il suo responsabile nazionale per la scuola, la vice sindaca di Firenze, Cristina Giachi, aveva chiesto di rimandare le espulsioni alla fine dell’anno scolastico, il governo ha detto di nuovo no. Ma siccome spetterà ai Comuni gestire le espulsioni (le materne statali sono pochissime) Giachi spiega che «gestiremo i casi con buon senso, nell’interesse dei bambini». Da parte sua Saccardi è fiduciosa: «Con il sistema di rilevamento affidato all’Asl Toscana Centro, potremmo addirittura riuscire a segnalare i casi dei non vaccinati prima dell’inizio di quest’anno scolastico, a settembre. E quindi impedire sin da subito ai bambini non vaccinati di entrare all’asilo nido o alla materna».
E i presidi? Alessandro Bussotti, dirigente scolastico del comprensivo Poliziano, ha preparato una lettera informativa da mandare alle famiglie degli alunni, ma è ancora ferma sulla sua scrivania. Aspetterà ancora qualche giorno prima di inviarla, «un po’ perché sono giornate di vacanza, un po’ perché la situazione sembra dinamica». Confida nella semplificazione proposta dalla Asl, che «rappresenterebbe un fattore facilitante». Se invece, spiega, «la procedura non dovesse essere centralizzata, il problema si abbatterebbe sulle scuole, considerati anche i tempi stretti. Per le segreterie ci sarebbe lavoro in più e mansioni che non sono di loro competenza». I telefoni della sua scuola non hanno ancora cominciato a squillare. «Ma credo sia questione di pochi giorni», prevede Bussotti. Per Arnolfo Gengaroli del comprensivo Coverciano se non ci saranno semplificazioni «sarà un grosso guaio: le segreterie avrebbero un lavoro oneroso proprio durante i primi giorni di scuola, e forse si rifiuterebbero di farlo visto che non è di loro competenza». Anche Giacomo Forti del comprensivo Verdi spera che vengano rese più semplici le procedure. E comunque assicura: «Cercheremo di collaborare al massimo».
Aveva «ripulito», con un complice, il furgone della ditta del fratello portando via un intero carico di aspirapolvere «Folletto»: adesso lui, un italiano di 44 anni che aveva lavorato nella ditta del parente dalla quale era stato licenziato, ed il complice brasiliano di 24 anni, sono stati arrestati dalla polizia stradale di Firenze. Il carico di aspirapolvere Folletto, marca famosa anche per essere lo sponsor della Fiorentina, pronti per la consegna, era su un furgone nel piazzale della ditta di Calenzano, che opera nel settore delle spedizioni. Il colpo risale al gennaio scorso e gli autori conoscevano il sistema di allarme della ditta ed il posizionamento delle telecamere di sicurezza, grazie ai molti anni trascorsi dall’italiano alle dipendenze dell’azienda del fratello e che durante il furto era rimasto a fare da palo.