E Pisa alza altre 30 barriere «Ma servono più militari»
Così il cemento cambia le strade. Filippeschi: aspettiamo i rinforzi promessi
Una mamma che dà l’omogeneizzato al figlio seduto su un blocco di cemento, un turista che si appoggia alla barriera anti-sfondamento per riprendersi dalla calura estiva. Ieri mattina Pisa si presentava così: trenta new jersey antiterrorismo sono stati posizionati nel centro storico dal Comune. Tutto come prima? Non esattamente. Adesso le aree più frequentate da pedoni e turisti sono letteralmente blindate: è la conseguenza dell’innalzamento delle misure di sicurezza dopo l’attentato di Barcellona. Venerdì la Prefettura ha disposto l’installazione di blocchi di cemento aggiuntivi intorno a piazza Dei Miracoli (i primi new jersey furono installati a dicembre dopo la strage di Berlino) e di nuove barriere protettive lungo l’asse commerciale Borgo StrettoCorso Italia. La città si chiude in sé stessa, sbarrando gli accessi ai potenziali terroristi. Le immagini delle stragi nelle capitali d’Europa sono vivi più che mai, e i turisti, provenienti da tutto il mondo per visitare la Torre, sembrano voler esorcizzare la paura utilizzando i blocchi di cemento per attività quotidiane.
I nuovi jersey pesano nove quintali l’uno e si trovano in via Santa Maria, davanti alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere; in piazza Garibaldi, lato Lungarno; in piazza XX Settembre, dove si trova il Comune; e in Corso Italia, lato piazza Vittorio Emanuele II e all’incrocio con via Pascoli e via san Martino: si tratta dell’arteria pedonale che collega la stazione al centro storico. La collocazione delle protezioni è stata fatta in modo ostacolare il passaggio di auto-killer, tenendo conto delle dimensioni dei mezzi di emergenza e dell’accessibilità dei disabili. Le aree individuate come «a rischio» da Questura e Prefettura sono frequentate quotidianamente da grandi flussi turistici e pedonali. L’amministrazione comunale fa sapere che la collocazione dei blocchi di cemento è provvisoria e dettata dall’urgenza, e che sta pensando di sostituire gradualmente tali blocchi con fioriere di peso adeguato ma esteticamente migliori, in linea con il contesto storico e artistico. Inoltre, sarà possibile adeguarne il posizionamento, dopo un’eventuale verifica da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Questa mattina si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza, alla presenza dei sindaci dell’area pisana. L’incontro segue la riunione tecnica presieduta venerdì scorso dal viceprefetto prefetto Valerio Massimo Romeo, alla presenza di un ufficiale dell’esercito. Oggi saranno discusse le misure prese finora sull’onda dell’emergenza e in linea con la circolare diramata dal Viminale e presumibilmente saranno presi ulteriori provvedimenti, non solo per Pisa città: oltre al rafforzamento della sorveglianza alla stazione centrale e all’aeroporto Galilei, sono stati istituti controlli mirati sul litorale pisano. A Marina di Pisa e Tirrenia sono stati istituiti e rafforzati i presidi fissi e mobili, in collaborazione con vigili, Polizia, Carabinieri e Esercito. Un’attenzione particolare sarà riservata agli eventi culturali in programma nelle prossime settimane e che attireranno in città notevoli flussi di persone.
Il sindaco Marco Filippeschi annuncia che chiederà l’arrivo di altre forze di polizia, in aggiunta ai dieci militari inviati nei mesi scorsi: «Chiederò l’istituzione di un nucleo antiterrorismo aggiuntivo, come promesso dal Ministero. Siamo ancora in attesa dei dieci poliziotti e dei dieci carabinieri annunciati mesi fa e che renderebbero più facile il controllo del territorio. Finora è stato fatto solo un corso per i carabinieri già in forza a Pisa. Insisterò molto su questo punto — afferma il primo cittadino — Per quanto riguarda l’individuazione delle aree a rischio, mi rimetto alla valutazione del questore e dei suoi collaboratori, esperti in materia e destinatari delle direttive provenienti da Roma. Finora è stato fatto un lavoro accurato sugli assi viari più frequentati».