I congressi nelle federazioni A ottobre election day dei segretari del Pd, ma Livorno resta fuori
Il 22 ottobre il Pd ha fissato una sorta di «election day» per eleggere i 12 nuovi segretari sulle 13 federazioni toscane. Livorno, almeno per il momento, rimarrà però fuori da questa importante girandola dei congressi. Lo ha ufficializzato Dario Parrini, leader dei dem toscani, che ieri ha riunito la segreteria del partito per fare il punto sulle prossime tappe del programma che dovrà condurre il Pd alle elezioni politiche. Un partito da rigenerare, con nuovi dirigenti sul territorio, dopo una pesante serie di sconfitte, accumulate negli ultimi anni in Comuni importanti: Livorno, Arezzo, Grosseto; e poi Pistoia e Carrara, solo per elencare i casi più eclatanti. Specie dopo il crollo del 4 dicembre, il renzismo «duro e puro» non funziona più, anche perché l’esito del referendum ha sparigliato tutti gli equilibri interni ai dem. Dal quartier generale toscano del partito, però, si precisa che Livorno resterà fuori da questa stagione di rinnovamento: «Le tempistiche indicate dal Nazareno parlano chiaro: a Livorno il congresso si è tenuto nel 2015 e i nuovi segretari comunale e di federazione saranno rieletti nel 2018». Un termine assai ravvicinato alla primavera del 2019, quando i livornesi saranno chiamati a rieleggere il sindaco. Quello attuale è il grillino Filippo Nogarin, uno dei simboli del crollo dem a livello nazionale. Proprio nei giorni scorsi, oltre la metà dei dirigenti dell’assemblea comunale del partito labronico avevano lanciato una lettera aperta ai vertici regionali, chiedendo a Parrini di aprire un congresso anticipato «per rigenerare il partito con buon anticipo, unico modo per provare a riconquistare la poltrona di sindaco», aveva scritto anche una nutrita pattuglia di renziani. Ieri, però, il niet è stato ufficiale. «Credo che sia una stagione di congressi importantissima, perché ci consentirà di rafforzare e rinnovare i gruppi dirigenti — spiega Parrini — Dobbiamo avere un partito tonico per affrontare le elezioni politiche e la sfida in tre capoluoghi: Massa, Siena e Pisa». A settembre il partito avvierà anche, con confronti sui territori, una verifica sull’attuazione del programma del governatore Rossi.