LA PROVA E LA RIPROVA
Così ineccepibile e così ben costruita da parte della Fiorentina a Verona. Non che la partita fosse proibitiva, ma un vantaggio di tre gol dei viola dopo 24 minuti, non rientrava, sinceramente, nelle nostre previsioni, neanche nelle più ottimistiche. È stata una piacevole sorpresa e il cinque a zero finale ci sta tutto, anzi è perfino stretto. Forse il campionato della Fiorentina è cominciato ieri e l’applauso è doveroso per Pioli e la sua squadra, rinata o nata all’improvviso. Pur tenendo conto dell’inconsistenza del Verona, del tutto sbandato e impalpabile nel primo tempo, un’inconsistenza che rende indispensabile una riprova, la superiorità e soprattutto il modo sicuro e spigliato con cui la Fiorentina ha affrontato e risolto la partita e l’ha poi con facilità controllata, sono fatti rilevanti e ineccepibili. Il gol iniziale di Simeone ha aperto la fiducia ai viola ed ha imbambolato il mal disposto Verona, ma il dominio, esclusa la prima parte della ripresa, è stato totale. Pioli ha movimentato il suo modulo con i cambi di posizione dei trequartisti tutti decisivi nelle azioni dei primi gol, Benassi ha giocato finalmente da Benassi, Chiesa e Thereau hanno girovagato con successo imbarazzando il già fragile Verona, i due mediani Veretout e Badelj hanno fatto argine e regia con precisione e autorevolezza. Non c’è proprio nulla da ridire, nemmeno per la difesa che comunque qualche briciolo di apprensione lo ha seminato. Ma non si può avere tutto, meno che mai la perfezione da una squadra appena nata. Questa dominante vittoria, tra le più vistose mai ottenute in trasferta, allontana i cattivi pensieri e introduce quelli buoni. Bella prova, ora le riprove.