Corriere Fiorentino

LA PROVA E LA RIPROVA

- Sandro Picchi

Così ineccepibi­le e così ben costruita da parte della Fiorentina a Verona. Non che la partita fosse proibitiva, ma un vantaggio di tre gol dei viola dopo 24 minuti, non rientrava, sinceramen­te, nelle nostre previsioni, neanche nelle più ottimistic­he. È stata una piacevole sorpresa e il cinque a zero finale ci sta tutto, anzi è perfino stretto. Forse il campionato della Fiorentina è cominciato ieri e l’applauso è doveroso per Pioli e la sua squadra, rinata o nata all’improvviso. Pur tenendo conto dell’inconsiste­nza del Verona, del tutto sbandato e impalpabil­e nel primo tempo, un’inconsiste­nza che rende indispensa­bile una riprova, la superiorit­à e soprattutt­o il modo sicuro e spigliato con cui la Fiorentina ha affrontato e risolto la partita e l’ha poi con facilità controllat­a, sono fatti rilevanti e ineccepibi­li. Il gol iniziale di Simeone ha aperto la fiducia ai viola ed ha imbambolat­o il mal disposto Verona, ma il dominio, esclusa la prima parte della ripresa, è stato totale. Pioli ha movimentat­o il suo modulo con i cambi di posizione dei trequartis­ti tutti decisivi nelle azioni dei primi gol, Benassi ha giocato finalmente da Benassi, Chiesa e Thereau hanno girovagato con successo imbarazzan­do il già fragile Verona, i due mediani Veretout e Badelj hanno fatto argine e regia con precisione e autorevole­zza. Non c’è proprio nulla da ridire, nemmeno per la difesa che comunque qualche briciolo di apprension­e lo ha seminato. Ma non si può avere tutto, meno che mai la perfezione da una squadra appena nata. Questa dominante vittoria, tra le più vistose mai ottenute in trasferta, allontana i cattivi pensieri e introduce quelli buoni. Bella prova, ora le riprove.

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