Corriere Fiorentino

«Io, Nicco e quel banco. Che ora vendo»

La zia del ventenne ucciso a Lloret de Mar: «Senza di lui non ha senso stare al mercato»

- Antonio Passanese

Sul telone che copre il banco dove lavorava Niccolò ci sono fiori, messaggi, lumini e foto. In mezzo alla frutta e alla verdura del mercato di San Lorenzo quel drappo verde, ancora oggi, ricorda la tragedia di Lloret de Mar. Da agosto il banco è deserto: non c’è più Nicco e non c’è più neanche zia Mariella. «Per me la vita si è fermata quel giorno», dice lei rimasta senza il nipote, che aveva solo 22 anni. Quel giorno è il 12 agosto. Il giovane fruttivend­olo di Scandicci era in vacanza con gli amici in Spagna, sulla Costa Brava per una settimana di sole, mare e discoteche. E proprio su una pista da ballo Nicco ha trovato la morte. Lo hanno affrontato in tre (tre ceceni): pugni, calci e un colpo secco e violento alla testa che non gli ha lasciato scampo.

È più di un mese che il banco di Nicco e Mariella è chiuso. Lei non ha più avuto la forza di ritornare al mercato centrale, di riprendere l’attività, di occuparsi degli ordini e di tutto il resto. Troppi ricordi, troppo dolore e lo strazio nel cuore che diventa sempre più forte, che ti spegne giorno dopo giorno. «Per il momento ho chiesto la sospension­e della licenza per quattro mesi ma ho deciso di vendere il banco. Non ho più alcun motivo di rimanere lì. E poi con i soldi ci paghiamo gli avvocati e le trasferte in Spagna per seguire il processo. Sarà questo il mio contributo perché Nicco abbia giustizia».

Quel banco di frutta e verdura era stato aperto dalla famiglia Ciatti nel 1946 e il progetto di zia Mariella era quello di continuare passando l’attività al nipote. «Era lui che mi dava la forza di andare avanti, soprattutt­o dopo la morte di mio marito e di mio fratello. Mi diceva sempre: “Dai zia che ce la facciamo, non ti scoraggiar­e”. Si occupava di tutto, e i clienti lo amavano. Volevano essere serviti solo da lui».

Mariella, nel parlare di Niccolò, è costretta fermarsi più volte per riprendere fiato. L’emozione quasi le blocca la voce, non le permette di andare avanti, e ogni ricordo, anche il più piccolo, ha lo stesso effetto di una coltellata al cuore. «Nonostante la sua età aveva scelto un lavoro difficile, di grandi sacrifici: si svegliava tutte le mattine alle 4,30 e alle 6 era a lavorare al mercato. A San Lorenzo era il fruttivend­olo più giovane, e quindi era stato adottato dagli altri a cui chiedeva consigli e dava una mano». I colleghi di Niccolò hanno organizzat­o per il 2 ottobre alla casa del Popolo di Mantignano una cena per raccoglier­e fondi per aiutare la famiglia ad affrontare le spese del processo.

Sul banco di Nicco coperto dal telone ci sono alcune cassette di cartone (quelle utilizzate per la frutta) dove Mariella ha scritto «Chiusi per grave lutto». Accanto ce ne sono altre su cui babbo Luigi ha lasciato un messaggio rivolto a tutti coloro che in questi giorni stanno dimostrand­o affetto alla famiglia: «Grazie a nome di Niccolò». Poi c’è Giorgio, un altro fruttivend­olo, che tutte le mattine cambia l’acqua ai fiori lasciati dalla gente e che adesso vuole portare al mercato un grosso telo bianco su cui ognuno potrà lasciare un ricordo o un pensiero. Lo ha detto anche a zia Mariella, e lei ha pianto per la gioia. «Ma qui non ci torno. Ogni volta che rivedo questo banco è come se ammazzasse­ro anche me».

Mariella La nostra famiglia ha questa attività dal 1946, ma dopo la morte di mio nipote ogni volta che rivedo questo banco è come se ammazzasse­ro anche me

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Il banco di Nicco in San Lorenzo
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 ??  ?? Niccolò Ciatti, il ragazzo di 22 anni di Scandicci morto il 12 agosto in una discoteca di Lloret de Mar dopo essere stato aggredito da tre ceceni. Nella foto a fianco Niccolò è al lavoro al banco di frutta che sua zia ha all’interno del mercato di San...
Niccolò Ciatti, il ragazzo di 22 anni di Scandicci morto il 12 agosto in una discoteca di Lloret de Mar dopo essere stato aggredito da tre ceceni. Nella foto a fianco Niccolò è al lavoro al banco di frutta che sua zia ha all’interno del mercato di San...

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