FISCHER NON È CHARLIZE
Ci risiamo. Ecco (nella foto) come appariva Piazza della Signoria ieri mattina. Fra gru (ormai di corredo), plastiche nere, ponteggi e chioschini. «A Fischer tutti dicono sì», scriveva ironicamente Eugenio Tassini sul Corriere Fiorentino. Nemmeno fosse Charlize Theron, invece è solo svizzero. Ma ormai — chiamiamola arte moderna — non c’è limite al peggio. È tutta una gag, nella quale si violentano le piazze. Un conto è a Manhattan, Mosca, San Francisco, Milano, Arles e Providence (che non conosco se non per essere la capitale dello stato americano dove si pagano meno tasse), ma piazza della Signoria non dovrebbe avere queste «cose» lì in mezzo. Perché allora semplicemente non godersi la bellezza della nostra storia?