Vai Cholito
Turno infrasettimanale Domani la sfida ai campioni d’Italia, lo scorso anno Simeone fece una doppietta Le prodezze del bomber figlio d’arte per rompere un tabù: lo Stadium è inviolato dal 2015 (segnò Thereau...)
Simeone un anno fa segnò 2 gol a Buffon Domani tenterà il bis
Pochi giorni prima di quella partita papà Diego gli aveva scritto un messaggio: «Contro la Juventus segni te, me lo sento». Il 27 novembre del 2016 il suo cellulare era nello spogliatoio di Marassi, ma Giovanni non aveva bisogno di accenderlo: quel messaggio se lo ricordava a memoria, anche perché suo padre glielo aveva ripetuto in continuazione.
Quello che successe in campo poi è storia nota. L’argentino impiegò solo tre minuti per accontentare papà Diego e abbattere il muro bianconero: flipper in area e tocco da vero attaccante. Nemmeno il tempo di pensare alla risposta migliore da dare al padre via sms, che in area arriva un altro cross: colpo di testa preciso e Buffon battuto due volte nel giro di dieci minuti. Fu così che Giovanni Simeone si fece conoscere all’intera serie A, diventando il Cholito. Una doppietta alla Juventus in quella che lui stesso definì «la giornata più bella della mia vita». Un pomeriggio storico che, alla vigilia della trasferta viola a Torino, diventa un precedente che fa ben sperare, almeno per interrompere la pesante striscia di 6 sconfitte consecutive (in campionato, perché in coppa Italia i viola di Montella vinsero con doppietta di Salah) allo Stadium. Servirà anche questo contro la corrazzatta di Allegri, che in casa non perde da ben 52 partite. E soprattutto servirà il miglior Cholito. Corsa, grinta e senso del gol. Qualità che per la prima volta in assoluto emersero proprio in quella domenica di novembre, quando anche il Cholo celebrò il figlio ricordando un suo gol ai bianconeri ai tempi della Lazio. Dieci mesi dopo il mondo del figlio d’arte è cambiato, anche se la richiesta che gli viene fatta è sempre la stessa. Dopo la rete di Verona, Simeone però si è subito fermato. Con il Bologna non è stato mai realmente pericoloso, come dimostrano anche gli zero tiri in porta finali. Ed è per questo che Pioli in questi giorni sta cercando in campo le soluzioni migliori per metterlo nelle condizioni di fare quello per cui gioca a calcio: gol. Anche perché con la Juve le poche occasioni che avrà dovrà sfruttarle al meglio.
Il mister lo vuole più vicino alla porta e meno impegnato in compiti che non gli spettano, come il pressing esagerato e le corse sulle fasce. Pioli sa benissimo che per riuscire nell’impresa di battere la Vecchia Signora dovrà curare al meglio ogni dettaglio. Da quando allena tra l’altro Pioli non è mai riuscito a battere la Juventus, e tra le 7 sconfitte patite, si è dovuto accontentare di appena 3 pareggi.
Sfatare questa maledizione gli permetterebbe di cancellare tutte quelle delusioni passate in un colpo solo. Simeone, come detto, proverà ad aiutarlo, anche perché in cuor suo ha pure un’altra causa speciale per far gol alla Juventus. Una motivazione che viene direttamente dal cuore. Quello spezzato di un giovane innamorato che nel marzo scorso è stato lasciato dall’ormai ex fidanzata Elisabetta Galimi, bellissima conduttrice tv torinese e dalla dichiarata fede bianconera.
Il Cholito pagò in quell’occasione la differenza d’età (dieci anni tra i due) e già da tempo sta pensando a come prendersi una personale rivincita. Per farlo potrà contare, oltre che sulle doti da «veggente» di papà Diego, anche sui compagni. Uno in particolare: Cyril Thereau. Alla Juventus il francese ha già segnato tre gol in carriera. L’ultimo il 23 agosto 2015 a Torino. Una data affatto banale per il calcio italiano degli ultimi anni: è il giorno in cui è arrivata l’ultima sconfitta bianconera (1-0, a opera dell’Udinese) allo Stadium. Un altro amuleto per Pioli, un altro motivo per tentare l’impresa.