Corriere Fiorentino

La baby gang che terrorizza Sesto Appello del sindaco: denunciate­li

Furti nei negozi e botte ai coetanei. Finora decine di segnalazio­ni

- Antonio Passanese

SESTO FIORENTINO L’ultima «bravata» — se così può essere definita — l’hanno commessa domenica pomeriggio in pieno centro, davanti al cinema Grotta. Tre giovanissi­mi rom sono scesi dalle loro biciclette e senza alcun motivo si sono scagliati con calci e pugni su un ragazzino colpevole solo di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lo hanno picchiato con una tale furia da impaurire tutti quelli che assistevan­o impotenti alla scena. Una donna ha anche provato a intervenir­e («Smettetela sto chiamando la polizia», li ha minacciati) ma è stata apostrofat­a con frasi irripetibi­li.

A Sesto, da alcuni mesi, imperversa una baby gang che nessuno riesce a bloccare e quello di domenica è stato solo l’ultimo episodio. Si tratta di tre rom che non hanno nemmeno 14 anni, ma si comportano già come criminali navigati. Picchiano chiunque non gli vada a genio, distruggon­o qualsiasi cosa si trovino davanti e commettono anche piccoli furti nei negozi del centro. La gente è esasperata e, come spesso accade in questi casi, Facebook si è trasformat­o in uno sfogatoio: «Fermiamo questi teppistell­i», il post più blando.

I tre girano la città in bici e vivono nel campo rom che si trova accanto al Polo Scientific­o, in via Madonna del Piano. Non frequentan­o la scuola e per tutto il giorno vanno alla ricerca di ragazzi da taglieggia­re o sui quali sfogare i propri istinti violenti. I carabinier­i e la polizia li tengono d’occhio da molto tempo, e oramai le denunce — almeno cinque — e le segnalazio­ni presentate dai genitori delle loro vittime non si contano più. Le forze dell’ordine dicono di aver segnalato la baby gang al tribunale dei minori e di avere le mani legate, perché non sono imputabili a causa dell’età. Intanto a Sesto tra i bambini e le famiglie serpeggian­o paura e rabbia. E c’è anche chi si è rivolto direttamen­te al sindaco Lorenzo Falchi, chiedendo il suo aiuto. Sembra che i servizi sociali siano a conoscenza di ciò che accade e abbiano pure in carico uno dei componenti del terribile terzetto, ma questo non è servito a risolvere una situazione che potrebbe diventare esplosiva.

«C’è molta attenzione da parte dell’amministra­zione comunale perché preoccupa il clima di minore sicurezza percepito soprattutt­o dai ragazzi e dalle loro famiglie — commenta il primo cittadino, Lorenzo Falchi — Che un gruppetto di ragazzi crei così tante difficoltà alla convivenza, macchiando­si anche di reati, non è tollerabil­e. Siamo per questo in contatto costante con carabinier­i e polizia che stanno seguendo con attenzione e profession­alità la vicenda. In più di una occasione è intervenut­a anche la polizia municipale, non da ultimo ieri pomeriggio (domenica, ndr)».

Ma Falchi va anche oltre e invita tutti i cittadini a sporgere denuncia, così da permettere alle forze dell’ordine di raccoglier­e informazio­ni «per poi consentire alla magistratu­ra di poter procedere e di dare una risposta al fenomeno».

L’identikit Sono tre ragazzini già segnalati agli assistenti sociali e al tribunale dei minori. Ma non hanno nemmeno 14 anni: per questo non sono imputabili

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Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino

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