Turismo, estate record. Anche in montagna
Aumentano gli arrivi e i pernottamenti. E non più solo nelle città d’arte
Previsioni confermate e superate. L’anno d’oro del turismo viene sempre spostato di dodici mesi: doveva essere il 2016, ma il 2017 è un nuovo record. Lo dicono le stime (con dati raccolti tra 15.000 strutture della regione) realizzate da Toscana Promozione e Sl&A.
Questa estate le previsioni di Cna parlavano di un più 2,5% rispetto all’anno scorso: secondo la ricerca presentata ieri dall’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo, «le presenze sono cresciute del 4,1% contro una media italiana del 3,7% rispetto al 2016.
A trainare sono stati soprattutto gli italiani affluiti nelle località di mare (+4,8%) e anche di montagna (+6,1%). Al tempo stesso, gli stranieri sono cresciuti nelle città (+3,6%) e specialmente in montagna (+12,8%)» si legge nel rapporto. E sono state vacanze apprezzate, soprattutto dagli operatori: hanno un «sentiment» positivo quelli marittimi (67%), quelli delle città (66%), e anche in montagna (63%). E proprio in montagna si è registrato un piccolo boom: più 15% di stranieri.
Tra le tante novità segnalate da Ciuoffo e Toscana Promozione ce n’è anche una che riguarda i toscani: sono aumentati (più 2%) i nostri concittadini che hanno fatto le proprie vacanze «restando» nella nostra regione.
«Sono dati positivi — conferma l’assessore Ciuoffo — in continuità col progresso degli ultimi anni: si consolida un incremento consistente delle presenze nella nostra regione» e non riguardano più soltanto le città d’arte «ma anche montagne e borghi».
Resta il nodo del «sommerso» e della promozione di una regione al di là delle «apripista», cioè le città d’arte e qualche adempimento burocratico (come l’obbligo per albergatori, titolari di bed & breakfast, e altri operatori di comunicare al Comune di appartenenza entro il 30 settembre di ogni anno i dati sulla propria offerta turistica): «Modificheremo la legge» dice Ciuoffo.
Così come resta aperto il tema dell’effetto Airbnb e simili e della regolarità fiscale di parte di queste strutture.
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