Il Giro di Gino il Giusto «A Gerusalemme per una tappa storica»
Presentata la corsa rosa. Lotti: Bartali orgoglio toscano
L’ultima tappa della corsa è in programma il
Presto saranno resi noti anche i percorsi delle restanti
Il campione che sui pedali ha scritto pagine indimenticabili nella storia del ciclismo, ma anche e soprattutto l’uomo che non ha esitato di fronte al pericolo e che non ha voltato indifferente lo sguardo in una stagione di scelte difficili. C’è un marchio indelebile sul Giro d’Italia che prenderà il via il prossimo 4 maggio da Gerusalemme. E il marchio è, e non poteva essere altrimenti, quello di Gino Bartali. La figura del ciclista «Giusto» come ponte ideale tra Italia e Israele nel nome dello sport, del dialogo, della Memoria.
I nipoti Gioia e Giacomo in prima fila, il nome del plurivincitore di Giro e Tour de France che è presenza costante negli interventi della spettacolare presentazione della corsa tenutasi ieri nella capitale israeliana. Prima tappa a cronometro, tutta interna a Gerusalemme. Quindi due tappe in linea: da Haifa a Tel Aviv, e poi da Be’er Sheva a Eilat. Il Giro d’Italia esce per la prima volta dai confini europei per approdare in una delle realtà più affascinanti e allo stesso tempo complesse al mondo. Una sfida cui si è iniziato a lavorare I corridori Sylvan Adams Nir Barkat Alberto Contador e Ivan Basso ieri a Gerusalemme sulla destra, Gino Bartali