Corriere Fiorentino

LA TOSCANA FUTURA PASSA DAI RIFIUTI (SENZA IDEOLOGIE)

- di Alfredo De Girolamo* *Presidente Confserviz­i Cispel Toscana

La firma della convenzion­e fra Ato Centro e Alia per la gestione dei rifiuti urbani nell’area metropolit­ana fiorentina (59 Comuni in totale) segna una svolta importante per le politiche ambientali e lo sviluppo economico della Toscana. Nella gestione dei rifiuti urbani, l’area fiorentina rappresent­a la punta di eccellenza in Italia: ambito territoria­le ottimale metropolit­ano, servizio affidato con gara (uno dei pochissimi in Italia) gestore unico frutto della più grande fusione nel nostro Paese in questo settore. Cittadini ed imprese hanno adesso garantiti per i prossimi 20 anni servizi di qualità a prezzi regolati, certezza nelle politiche di recupero e smaltiment­o dei rifiuti, un interlocut­ore forte ed affidabile per fare investimen­ti ed innovazion­e. Insomma un operatore importante per un servizio delicato e cruciale in una delle aree più prosperose e dinamiche del Paese; area che manifesta i segni di una crescita economica equilibrat­a, di qualità e duratura come ci dicono i dati della Camera di Commercio: +0,8% Pil, +1,6 export, +2,9 produzione industrial­e, +1,7 turismo, +2,8 credito alle imprese, 435 mila occupati in più. Una crescita economica migliore di quella nazionale e destinata a migliorare ancora in questi mesi e nei prossimi anni, basata su un mix equilibrat­o di industria innovativa, servizi pubblici, commercio, turismo e agricoltur­a di qualità. Questa realtà positiva ha assoluto bisogno di un quadro di impianti di recupero e di smaltiment­o altrettant­o certo e duraturo. Il nuovo impianto di recupero energetico di Case Passerini è fondamenta­le per garantire ad Alia di operare in un quadro di certezza industrial­e e di garanzie ambientali. La sentenza del Consiglio di Stato del prossimo ottobre metterà fine ad una lunga controvers­ia legale e l’augurio è che presto il cantiere possa aprire. La Regione ha la responsabi­lità di garantire questo pezzo del ciclo, con la sua competenza a pianificar­e e ad autorizzar­e. È assolutame­nte indispensa­bile che questo impegno venga assunto fino in fondo, garantendo un rapido avvio dell’opera e quindi la certezza della gestione dei rifiuti all’interno dell’ambito con tecnologie appropriat­e e sostenibil­i. Ogni altra scelta sarebbe irresponsa­bile e inspiegabi­le, rallentere­bbe lo sviluppo economico dell’area e l’attrazione di nuovi investimen­ti. Il mix di investimen­ti pubblici previsto è centrale per garantire e sostenere la ripresa economica nel medio-lungo periodo: tramvia, aeroporto, fiera, stadio, Tav, termovalor­izzatore. Investimen­ti ingenti, pari a 3 miliardi di euro (10% del Pil dell’area), indispensa­bili per fare di Firenze e l’area metropolit­ana una delle zone più innovative e smart d’Europa. Il termovalor­izzatore, con l’aeroporto, è uno degli investimen­ti cuore delle politiche infrastrut­turali e di gestione della Toscana. In questi mesi si verificher­à la capacità di governo regionale e della classe dirigente toscana. Si vedrà chi sta con la ripresa economica sostenibil­e, l’innovazion­e gli investimen­ti e l’occupazion­e, quindi con il benessere dei cittadini, e chi invece vuole tornare indietro, inseguire schemi vecchi e ideologici, magari solo per qualche presunto voto in più. Auspico che i cittadini toscani e fiorentini vogliano andare avanti e accettino le sfide dell’innovazion­e, per vivere in una regione moderna. Che lo vogliano per loro stessi e per i loro figli.

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