LA TOSCANA FUTURA PASSA DAI RIFIUTI (SENZA IDEOLOGIE)
La firma della convenzione fra Ato Centro e Alia per la gestione dei rifiuti urbani nell’area metropolitana fiorentina (59 Comuni in totale) segna una svolta importante per le politiche ambientali e lo sviluppo economico della Toscana. Nella gestione dei rifiuti urbani, l’area fiorentina rappresenta la punta di eccellenza in Italia: ambito territoriale ottimale metropolitano, servizio affidato con gara (uno dei pochissimi in Italia) gestore unico frutto della più grande fusione nel nostro Paese in questo settore. Cittadini ed imprese hanno adesso garantiti per i prossimi 20 anni servizi di qualità a prezzi regolati, certezza nelle politiche di recupero e smaltimento dei rifiuti, un interlocutore forte ed affidabile per fare investimenti ed innovazione. Insomma un operatore importante per un servizio delicato e cruciale in una delle aree più prosperose e dinamiche del Paese; area che manifesta i segni di una crescita economica equilibrata, di qualità e duratura come ci dicono i dati della Camera di Commercio: +0,8% Pil, +1,6 export, +2,9 produzione industriale, +1,7 turismo, +2,8 credito alle imprese, 435 mila occupati in più. Una crescita economica migliore di quella nazionale e destinata a migliorare ancora in questi mesi e nei prossimi anni, basata su un mix equilibrato di industria innovativa, servizi pubblici, commercio, turismo e agricoltura di qualità. Questa realtà positiva ha assoluto bisogno di un quadro di impianti di recupero e di smaltimento altrettanto certo e duraturo. Il nuovo impianto di recupero energetico di Case Passerini è fondamentale per garantire ad Alia di operare in un quadro di certezza industriale e di garanzie ambientali. La sentenza del Consiglio di Stato del prossimo ottobre metterà fine ad una lunga controversia legale e l’augurio è che presto il cantiere possa aprire. La Regione ha la responsabilità di garantire questo pezzo del ciclo, con la sua competenza a pianificare e ad autorizzare. È assolutamente indispensabile che questo impegno venga assunto fino in fondo, garantendo un rapido avvio dell’opera e quindi la certezza della gestione dei rifiuti all’interno dell’ambito con tecnologie appropriate e sostenibili. Ogni altra scelta sarebbe irresponsabile e inspiegabile, rallenterebbe lo sviluppo economico dell’area e l’attrazione di nuovi investimenti. Il mix di investimenti pubblici previsto è centrale per garantire e sostenere la ripresa economica nel medio-lungo periodo: tramvia, aeroporto, fiera, stadio, Tav, termovalorizzatore. Investimenti ingenti, pari a 3 miliardi di euro (10% del Pil dell’area), indispensabili per fare di Firenze e l’area metropolitana una delle zone più innovative e smart d’Europa. Il termovalorizzatore, con l’aeroporto, è uno degli investimenti cuore delle politiche infrastrutturali e di gestione della Toscana. In questi mesi si verificherà la capacità di governo regionale e della classe dirigente toscana. Si vedrà chi sta con la ripresa economica sostenibile, l’innovazione gli investimenti e l’occupazione, quindi con il benessere dei cittadini, e chi invece vuole tornare indietro, inseguire schemi vecchi e ideologici, magari solo per qualche presunto voto in più. Auspico che i cittadini toscani e fiorentini vogliano andare avanti e accettino le sfide dell’innovazione, per vivere in una regione moderna. Che lo vogliano per loro stessi e per i loro figli.