Mengs e i ritratti di corte, nella Sala delle Nicchie
Per il ritrattista arrivato da Madrid, Anton Raphael Mengs, deve essere stata una gioia cogliere i bagliori della spensieratezza infantile negli occhi dei due bambini che strappati ai giochi nel giardino di Boboli, stavano posando per lui. Scovato da un antiquario romano, il ritratto rimasto incompiuto e forse per questo assai affascinante, entra ora nelle collezioni dinastiche delle Gallerie degli Uffizi che da oggi, fino al 7 gennaio, lo mostra al pubblico nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti. I due bambini in questione sono due dei figli di Pietro Leopoldo di Lorena e Maria Luisa di Borbone, nipoti del re Carlo III di Spagna. I due principini, a cui Mengs non fece in tempo a dipingere le mani, indossano abiti meno supponenti degli altri ritratti eseguiti sempre da Mengs e sempre a Firenze, su commissione del nonno Carlo III di Spagna animato da slanci affettivi e anche attento ad esibire al mondo la prolificità della dinastia. La mostra «I nipoti del re di Spagna- Anton Raphael Mengs a Palazzo Pitti», a cura di Matteo Ceriana e Steffi Roettgen, grande studiosa del pittore del ‘700, Mengs, insieme al ritratto incompiuto di recente acquisizione, mette in fila altre sue opere, dal suo autoritratto fino al ritratto ufficiale dei principini conservato al Museo del Prado. Qui i due pargoli posano in abito di corte spagnolo e con le insegne della regalità, il Toson d’Oro. A corollario della mostra le tele del ritrattista ufficiale di corte, al servizio di Pietro Leopoldo, Johann Zoffany. Di lui si espone il ritratto del primogenito Francesco, dipinto per spedirlo alla nonna paterna, l’imperatrice Maria Teresa: un fanciullo forse un po’ malinconico, ma già conscio del suo destino imperiale. In apertura le immagini della famiglia. Quattro delle opere sono fresche di restauro. Catalogo Sillabe.