Corriere Fiorentino

PRIVILEGI VERI, PRIVILEGI FINTI

- Paolo Armaroli

Il 14 luglio 1948 Palmiro Togliatti, mentre a Roma si dirigeva con Nilde Iotti alla gelateria Giolitti, subisce un attentato. A sparargli tre colpi di rivoltella da distanza ravvicinat­a è Antonio Pallante, uno studente esaltato di Giurisprud­enza simpatizza­nte per il movimento qualunquis­ta di Guglielmo Giannini. I moti di piazza che si verificano in diverse città una volta diffusasi la notizia fanno temere il peggio, ma l’incendio a poco a poco si spenge grazie alle prodezze di due personaggi illustri. Gino Bartali vince il Tour de France suscitando l’entusiasmo e l’orgoglio dei suoi connaziona­li. Si sa, chiodo scaccia chiodo. E Pietro Valdoni, uno dei più rinomati chirurghi italiani, con un’operazione perfettame­nte riuscita gli salva la vita. Quando l’illustre clinico gli presenta una parcella particolar­mente salata, il segretario del Pci non fa una piega e gli stacca un assegno. Ma protesta con tre sole parole. Dice: «Sono soldi rubati». E Valdoni di rimando: «La provenienz­a dei soldi non m’interessa». Almeno così la racconta Indro Montanelli.

Dal 15 settembre scorso, dopo essere rimasti in carica in questa legislatur­a quattro anni e sei mesi, 608 neoparlame­ntari se non rieletti riceverann­o al compimento dei 65 anni d’età una pensione di circa mille euro. Tra questi parlamenta­ri ci sono 26 deputati e 12 senatori eletti in Toscana, come i renzianiss­imi Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Dario Parrini. L’elenco regionale completo lo ha fornito Il Tirreno domenica scorsa in una pagina titolata «Onorevoli privilegi». Orbene, dove sta lo scandalo? Si tratta forse, per dirla con il mitico leader del Pci, di soldi rubati? Neppure per sogno. I tanto biasimati vitalizi, a partire dal 2012, non esistono più per i neoeletti. A seguito della legge Fornero, con delibere degli Uffici di presidenza dei due rami del Parlamento, le pensioni sono calcolate non più con il sistema retributiv­o ma con quello contributi­vo. Tanti saranno i contributi versati, tanto sarà l’ammontare della pensione. Come accade per tutti i dipendenti pubblici.

Ma per i Cinque Stelle non è mai abbastanza. Pretendono di tutto, di più.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy