Corriere Fiorentino

A Bagno a Ripoli il bike sharing (anche elettrico)

Via libera da martedì. E tra qualche mese arrivano quelle «assistite» per le gite fuori porta

- Fatucchi

Dopo Firenze e Scandicci, ora tocca a Bagno a Ripoli. Il servizio di bike sharing a flusso libero, la bici che si può affittare e lasciare dove si vuole, si estende verso l’area metropolit­ana. Bagno a Ripoli è la seconda città dell’hinterland che ha lanciato un bando per selezionar­e l’operatore: già da martedì saranno a disposizio­ne per chiunque abbia la «app» già pronta sul cellulare, scaricata a Firenze ormai da oltre 40 mila utenti. E pare che altri «sbarchi» del genere siano in procinto di arrivare

La giunta di Bagno a Ripoli ha assegnato ieri il bando per le prime bici. L’operatore scelto è lo stesso di Firenze, Mobike, uno dei due colossi cinesi di bike sharing, già presente nel capoluogo. «Partiremo con un periodo sperimenta­le — spiegano in Comune — per sei mesi». Poi, verificato l’utilizzo (ed anche il rispetto delle norme) via libera ad libitum.

«Il nostro Comune fa un grande passo in avanti sulla mobilità sostenibil­e. Con il nostro sistema di piste ciclabili, che stiamo ampliando e ottimizzan­do sempre più grazie a numerosi investimen­ti, non ultimo quello ottenuto grazie al “bando periferie”, nel nostro territorio la bicicletta ha le carte in regola per diventare davvero un mezzo di mobilità alternativ­a all’auto privata» spiega il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini. Ma la sperimenta­zione è doppia.

Con Mobike, è in corso anche la progettazi­one di un nuovo servizio, rivolto ai turisti o a chi vuole — senza fatica — girare le colline fiorentine. Alle 200 bici normali, se ne aggiungera­nno 40 a pedalata assistita, elettriche.

Il progetto, per il momento unico del genere, lo spiega lo stesso sindaco. «Stiamo lavorando ad un progetto sperimenta­le, dovremmo avviarlo tra qualche mese — afferma Casini — Una sperimenta­zione rivolta a chi abita in collina ma anche ai tour enogastron­omici. Come Comune stiamo sviluppand­o il turismo, siamo alle porte di Firenze. Ed abbiamo un sacco di cantine, ristoranti e strutture che potrebbero essere così collegate meglio alla città — aggiunge Casini — Insomma, chi avrà queste bici a pedalata assistita, potrà partire per le colline di Firenze, vedendo la città dall’alto, anche su sentieri più impegnativ­i. Fermarsi a bere un bicchiere di vino, mangiare qualcosa. E tornare in città».

D’altra parte, ancor prima che Mobike arrivasse ufficialme­nte a Bagno a Ripoli, le sue bici c’erano già: «Già da settimane circolano nel nostro Comune» dice il sindaco. Anche se la diffusione, a Firenze, di queste bici è principalm­ente in centro storico, come dimostrano le rastrellie­re (e non solo quelle) dove ormai spuntano un po’ ovunque.

E non è l’unico problema per questi operatori di bike sharing: i produttori europei di bici hanno chiesto all’Unione di porre dazi: «Troppi aiuti di Stato per quelle aziende».

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La «mobike» fiorentina
 ??  ?? Santa Croce, le biciclette di Mobike parcheggia­te in mezzo alla piazza Nella foto piccola lo sblocco del lucchetto con l’App del telefonino
Santa Croce, le biciclette di Mobike parcheggia­te in mezzo alla piazza Nella foto piccola lo sblocco del lucchetto con l’App del telefonino

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