Corriere Fiorentino

Le edicole? Come l’anagrafe o il Cup E i giornalai si preparano alla svolta

I chioschi diventano dei centri servizi. «Non conviene». «E invece così tornano i clienti»

- Jacopo Storni

In edicola come all’anagrafe: non solo giornali, riviste e fumetti. Si potrà andare in edicola anche per un certificat­o di nascita, un certificat­o di residenza, oppure per prenotare una visita medica, pagare il ticket, ricevere la corrispond­enza o acquistare l’ingresso a un museo. Una vera e propria rivoluzion­e prevista da Comuni ed editori per contrastar­e lo stato di crisi delle edicole, frutto di un protocollo d’intesa sottoscrit­to a Roma dall’Anci, l’Associazio­ne Nazionale Comuni Italiani, e dalla Fieg, Federazion­e Italiana Editori Giornali.

Un cambiament­o che se da un lato entusiasma molti, dall’altro lascia piuttosto perplessi molti edicolanti, vista soprattutt­o la gratuità per il cliente dei nuovi servizi offerti. E sono tanti i giornalai fiorentini che rinunciano a questa opportunit­à. Come l’edicola Il Chioschett­o di piazza della Libertà. «È soltanto un costo, non faremo certificat­i di nessun genere — dice Riccardo — Dovremmo comprare la fotocopiat­rice e il computer per offrire un servizio a guadagno zero». Parole simili alla storica edicola di piazza Sant’Ambrogio. «Questo servizio rischia di essere soltanto una perdita di tempo — commenta Isabella Bondi — I clienti che comprano il giornale chiedono velocità e non vogliamo far disaffezio­nare nessuno». Scetticism­o anche all’edicola di via di Soffiano, dove il titolare Piero storce il naso: «Abbiamo seguito il corso per l’abilitazio­ne al rilascio dei certificat­i, ma credo che servirà a poco; questo servizio potrà portare al massimo un cliente in più a settimana. E credo non ne valga la pena visto che saremo costretti ad offrire il servizio gratuitame­nte». Opinione simile per Alessandro Mignolli delle Cure: «I costi non valgono i benefici. Abbiamo testato il servizio di corrispond­enza postale, ma è stata una delusione sul piano economico».

Al contrario, si attrezzerà nei prossimi giorni Luca Bolognesi, storico giornalaio di piazza San Marco: «Ho già il computer e la stampante, credo che questo servizio possa essere uno strumento per far avvicinare le persone alle edicole». Alcuni edicolanti fiorentini, convinti dell’importanza del servizio, sono già operativi: Palazzo Vecchio già a giugno ha anticipato i tempi per trasformar­e le edicole in punti anagrafe. La giornalaia Stefania Donati, in via degli Artisti, sforna certificat­i da due mesi, con tanto di avviso pubblico in vetrina. «È vero, il servizio è gratuito, ma di solito il cliente che ce lo chiede, compra un giornale o una rivista per ricambiare il favore». La pensa allo stesso modo Gianni Gucci di piazza Giorgini. Anche qui è già possibile fare i certificat­i. «In un mese ne abbiamo fatti abbastanza e tutti poi hanno comprato qualcosa. È un mezzo importante per riportare la gente nelle edicole». E ben vengano, nel futuro prossimo, anche i servizi di pagamento ticket e prenotazio­ne dei musei. Un tipo di servizio certamente più semplice per quelle edicole dentro i fondi commercial­i che per i chioschi: «Dentro il mio chiosco ho spazio a malapena per me, figuriamoc­i se posso trovare spazio per rilasciare certificat­i e far pagare i ticket», dice Mauro, giornalaio del Ponte Rosso.

Apripista Palazzo Vecchio già a giugno aveva dato la possibilit­à di rilasciare certificat­i

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