Appello a Comuni e Regione: niente piazze ai neofascisti
Da Firenze parte la battaglia di Anpi e Aned: «In Toscana una escalation preoccupante»
Parte da Firenze, dal Consiglio comunale, l’appello al Parlamento e all’opinione pubblica per l’approvazione della legge contro la propaganda fascista. E, insieme, la richiesta «ai rappresentanti delle istituzioni di non concedere spazi e, in applicazione delle norme vigenti, non consentire eventi pubblici organizzati da partiti e movimenti di chiara ispirazione neo fascista quali CasaPound e Forza Nuova».
L’iniziativa, che nasce dall’appello di Anpi (associazione dei partigiani) e Aned (associazione degli ex deportati), è stata fatta propria in una risoluzione dei consiglieri del gruppo Art. 1 – MdP, Alessio Rossi e Stefania Collesei, approvata lunedì a maggioranza (Fi e Fdi hanno votato no, M5S non ha votato). L’atto del Consiglio comunale chiede «una rapida approvazione della proposta di legge sul reato di propaganda fascista, in discussione al Senato, che prevede un inasprimento e un’attualizzazione delle sanzioni».
«Dall’analisi effettuata da Anpi ogni mese nascono dalle 30 alle 40 pagine Facebook connesse al fascismo e ai suoi ideali e ad oggi sono almeno 3.750 le pagine sui siti internet legate al fascismo e alla sua esaltazione — spiegano Rossi e Collesei — Ben venga, dunque, una legge che adegui ai tempi attuali quelle già esistenti sul reato di propaganda; i mezzi di comunicazione non hanno limiti e una cattiva e scellerata idea impiega secondi per arrivare nelle case e nelle teste delle persone. La democrazia, per mantenersi sana, ha il dovere di intervenire per stroncare qualsiasi forma di nostalgia dell’orrore».
La risoluzione spiega che è dovere delle forze democratiche controllare ed arginare questo fenomeno che è in crescita, ruolo che vede «Firenze, città Medaglia d’Oro della Resistenza, sempre in prima fila nelle rivendicazioni delle libertà e dei diritti dell’uomo, e che recentemente ha detto “no” alla vendita di gadget e souvenir inneggianti al fascismo e al nazismo, nel Regolamento per la tutela e il decoro del Cento Storico, ribadisce con questo atto un grido antifascista». Ieri poi in Palazzo Vecchio Anpi e Aned, assieme ai gruppi consiliari di Pd, Mdp, Sinistra italiana, Alternativa libera e la consigliera civica Cristina Scaletti che lo hanno sottoscritto, hanno presentato il loro appello. «Anche in Toscana stiamo assistendo ad una escalation di questi fenomeni — hanno detto le due associazioni — Invitiamo tutte le forze politiche a schierarsi con i valori dell’antifascismo e della Costituzione in maniera netta, concreta e prioritaria».