German alla Gonzalo E Sportiello si è tolto la polvere dai guanti
Non solo brutti voti e acquisti poco riusciti. In questa partenza fiacca della Fiorentina ci sono anche motivi per sorridere. E giocatori che nello spazio di 40 giorni si sono già guadagnati una maglia da titolare e gli applausi dei tifosi.
Uno di questi è German Pezzella, l’argentino cresciuto nel mito di Passarella e appena rientrato anche nel giro della Nazionale. Pezzella è il classico stopper elegante e autoritario in area di rigore, bravo di testa e negli anticipi. Pioli lo ha voluto fortemente (è un destro naturale e in rosa c’erano due mancini come Astori e Hugo) e Corvino lo ha accontentato: il gol al Bologna, sotto gli occhi proprio del Caudillo Passarella, è stata la ciliegina sulla torta. Ma sono la personalità, il senso della posizione, la naturalezza con cui si è inserito nella nuova squadra, le cose che di lui piacciono di più. Nell’anno dell’addio di Gonzalo, Corvino ha fatto la mossa giusta. Tra i nuovi, convince anche Veretout. Un altro diventato titolare inamovibile nello spazio di pochi allenamenti e già entrato nel tabellino dei marcatori. Jordan ha grinta, carattere e quel pizzico d’esperienza internazionale che serve per far maturare la Fiorentina dei Millennials. La punizione al Verona è il suo gioiello, ma anche il gol di Madrid e il palo di San Siro non sono stati male: alla gente poi piacciono i suoi tackle, in curva Fiesole in fondo il coro dedicato a Schwarz è diventato leggenda. Poi c’è il piccolo Cholo. Il figlio d’arte con il simbolo della Champions tatuato sul polso e con la voglia matta di rincorrere sogni. Simeone finora ha segnato due volte, corso per tre e tirato poco in porta. Deve affinarsi, ma il talento c’è: 15 milioni spesi bene.
Tra gli ultimi arrivi da citare ci sono Thereau (un valore aggiunto, specie per il suo lungo curriculum italiano) e Laurini, che finora ha sempre meritato buoni voti. Parlando di note positive poi, diventa quasi inutile citare Chiesa, ormai una certezza di questa Fiorentina e in rampa di lancio anche per la Nazionale («Andrà al Mondiale», si è sbilanciato ieri Antognoni). Non era scontato semmai il riscatto immediato di Sportiello. Il portiere arrivava da un anno forzatamente sabbatico e doveva togliersi la polvere dai guantoni. Le prestazioni fatte finora e la super serata vissuta contro la «sua» Atalanta dicono che la Fiorentina, dopo anni di supplenze, ha trovato il suo guardiano.