David Rossi, mossa a sorpresa della Procura
Il capo dei pm: l’ordinanza di archiviazione è una risposta a chi chiede chiarimenti e a chi ci critica
Con una mossa a sorpresa il procuratore di Siena, Salvatore Vitello, ha messo online gli atti relativi alla seconda archiviazione sul caso di David Rossi, ex capo comunicazione Mps, precipitato dal suo ufficio il 6 marzo 2013.
Passa al contrattacco la Procura di Siena. E dopo l’appello del sindaco a fare chiarezza una volta per tutte sul caso che sta incendiando la città del Palio, il procuratore capo Salvatore Vitello decide di far parlare le carte dell’inchiesta. Con una mossa a sorpresa — e del tutto inconsueta — pubblica sul sito della procura di Siena l’ordinanza di archiviazione sulla morte di David Rossi. Come a dire: giudicate voi se è stato fatto tutto quello che si poteva fare.
Cinque righe di comunicato stampa diffuso ieri mattina per dire che «di fronte a richieste di chiarimenti in merito alle asserite criticità ed anomalie dell’indagine relativa alla morte di David Rossi, per soddisfare le esigenze di una completa informazione, la Procura ha deciso di pubblicare integralmente sul sito
www.procurasiena.it l’ordinanza di archiviazione del gip Malavasi depositata lo scorso 4 luglio». Non una parola di più arriva dal Procuratore — in verità sempre molto schivo — che da giorni si nega ai giornalisti e parla solo attraverso comunicati stampa dal tono deciso.
Arrivato a Siena nell’ottobre 2014 — dopo essere stato due anni vice capo di gabinetto al Ministero di Giustizia, e prima ancora procuratore capo a Lamezia Terme e pm a Roma — il procuratore Vitello fin dai primi momenti del suo insediamento ha capito che, nonostante l’archiviazione di un anno prima, il mistero di quella sera del 6 marzo 2013 — giorno in cui l’ex capo comunicazione del Monte dei Paschi, in piena bufera giudiziaria, volò giù dalla finestra del suo ufficio — non si sarebbe sopito tanto facilmente. «Faremo tutto il possibile per chiarire fino in fondo questa storia — aveva detto — se ci sono elementi nuovi riapriremo il caso». E così è stato. Nel novembre 2015, su istanza dei difensori della famiglia, le indagini vennero riaperte. Ma pure la seconda indagine, che portò anche alla riesumazione del corpo, non ha fornito elementi tali da dire che fu un omicidio. Adesso sono arrivate le rivelazioni choc dell’ex sindaco Pierluigi Piccini — in un’intervista a Le Iene che lui sostiene essere stata rubata — con quelle frasi piene di illazioni su «festini» a base di cocaina che vedrebbero coinvolti personaggi noti e anche magistrati, e la conclusione del giorno dopo: «A Siena tutti sanno ma nessuno parla».
Da domenica sera, quando è andata in onda la trasmissione che ha fatto riesplodere il caso della morte di Rossi, il procuratore ha chiuso le porte e ha scritto un comunicato durissimo — «accuse pesantissime e inaccettabile delegittimazione dei magistrati» — inviando la registrazione della trasmissione alla procura di Genova.
All’iniziativa del procuratore plaude il sindaco Bruno Valentini: «Chi ritiene di avere informazioni utili le renda note con urgenza, senza nascondersi dietro a ruoli pubblici o per ambizioni di protagonismo. Delegittimare il lavoro della magistratura non è la strada per cercare la verità ma un modo per aggiungere confusione e sospetti. L’apertura di un nuovo fascicolo a Genova può rappresentare una nuova opportunità per ulteriori approfondimenti. Si astengano invece coloro che vogliono solo cavalcare il comprensibile sgomento dell’opinione pubblica per fini personali. Chi è a conoscenza di fatti rilevanti sulla tragica morte di David Rossi è tenuto a comunicarli subito e a viso aperto. Questo nel rispetto di David, della famiglia, della città, della legge e della verità. Qualsiasi comportamento diverso rientra nella condotta del pettegolezzo che niente aggiunge alla ricerca della verità e molto toglie alla rispettabilità della nostra città».
Il sindaco Valentini Ringrazio il procuratore Vitello per questo atto di trasparenza che avevo anche io richiesto personalmente. Ora stop ai pettegolezzi