Corriere Fiorentino

«Ora scudetto»

Domenica a ora di pranzo c’è Fiorentina-Udinese, due club modello per gestione economica I friulani hanno già lo stadio di proprietà, i viola ci stanno provando. Entrambi però puntano a rilanciars­i in serie A

- di Simone Spadaro

Volley donne, Scandicci riparte e punta in alto

Con Pioli e Delneri l’obiettivo è quello di valorizzar­e i giovani talenti per rivivere stagioni importanti anche in Europa Panchine

C’era una volta e, probabilme­nte, ci sarà ancora. Fiorentina e Udinese sono due delle realtà più solide e floride del calcio italiano negli anni 2000. Società con proprietà virtuose come i Della Valle e i Pozzo che per anni hanno sfornato campioni e abitato nei quartieri alti della classifica, mantenendo i conti in ordine.

Due storie che certifican­o come sia possibile ottenere risultati con programmaz­ione e idee, anche senza avere orde di tifosi in tutto il mondo. La classifica di questo primo scorcio di stagione e le prestazion­i disputate dicono chiarament­e che qualcosa sta cambiando. Intanto non ci sono più Di Natale da una parte e le forti individual­ità dall’altra. E i risultati ne risentono. Ma sia la Fiorentina che l’Udinese sono in una fase delicata della loro storia. E alla base di tutto, c’è lo stadio. Il club di Pozzo, nel giro di pochi anni, ha ammodernat­o il Friuli diventando­ne anche proprietar­io. L’impianto, aperto anche durante la settimana, rappresent­a una nuova fonte di guadagno. La Dacia, marchio automobili­stico che sponsorizz­a la struttura e le dà il nome, garantisce circa mezzo milione all’anno. All’interno della casa dell’Udinese, inoltre, c’è il museo del club dove tifosi e turisti possono conoscere e toccare con mano la storia della squadra. Una sede che la Fiorentina non ha ma sulla quale, da diversi anni, c’è un discorso in sospeso con l’amministra­zione comunale. L’idea vincente, seguendo il modello della Juventus a Torino, potrebbe essere quella di indirizzar­e il forte flusso di turisti che arrivano a Firenze a visitare la città anche in chiave calcistica. Ancor più importante è la questione dello stadio alla Mercafir. Entro la fine del 2017 arriverann­o risposte significat­ive sulla fattibilit­à del progetto che nei mesi scorsi è stato presentato a Palazzo Vecchio.

Il fiore all’occhiello dell’Udinese poi è sempre stato il settore scouting. Basti sapere che dai primi anni novanta ad oggi i bianconeri hanno realizzato plusvalenz­e per un totale di quasi 650 milioni di euro. Sanchez, Handanovic, Inler e Cuadrado sono solo alcuni dei ragazzi di belle speranze che sono fioriti in certezze.

La Fiorentina ha saputo fare qualcosa di simile, o anche meglio. Sì, perché i Della Valle hanno trattenuto più a lungo i propri gioielli, cosa che ha permesso ai viola di disputare con costanza le competizio­ni europee accumuland­o preziosi punti per il ranking Uefa. Oggi sia Firenze che Udine stanno ripartendo con un percorso diverso. Hanno individuat­o allenatori capaci, navigati e con un passato nella sore cietà attuale per aprire con loro una storia pluriennal­e. Pioli e Delneri hanno maturato esperienze anche nelle grandi squadre: il primo alla Lazio e all’Inter, il secondo alla Roma e alla Juventus, e oggi sono ben identifica­ti nella realtà dove lavorano. Hanno trovato l’ambiente giusto dove mette- in pratica le loro idee. Contano il lavoro sul campo, l’entusiasmo dei giovani che hanno a disposizio­ne e quel talento che, seppur minore rispetto ad altri anni, è necessario.

Fiorentina e Udinese provano a ripartire così. Senza fretta, senza l’affanno di doverci riuscire nell’immediato ma con la consapevol­ezza che sono stati e devono tornare ad essere esempi virtuosi per tante altre società. Molti hanno provato a seguirli ed emularli, ma nessuno c’è riuscito fino in fondo.

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 ??  ?? L’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli e quello dell’Udinese Luigi Delneri Due mister di grande esperienza che contano di ripartire da Firenze e Udine
L’allenatore della Fiorentina Stefano Pioli e quello dell’Udinese Luigi Delneri Due mister di grande esperienza che contano di ripartire da Firenze e Udine
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