Corriere Fiorentino

Prosperius al traguardo dopo 11 anni: da gennaio il trasloco a San Domenico

Addio alle sedi in città. Il nuovo centro, frenato dalle inchieste, si chiamerà Villa Cherubini

- Giulio Gori

Nei vialetti manca ancora l’asfalto, ma la struttura è stata tinteggiat­a con un giallo pallido. E, alle finestre, ci sono già gli infissi e gli avvolgibil­i. In via di San Domenico, al nuovo quartier generale di Prosperius i camion vanno e vengono, ma è quasi tutto pronto. Dopo undici anni dall’apertura del cantiere, la clinica privata Villa Cherubini in Fontenuova è a un passo dal grande giorno: a dicembre, o al massimo a gennaio 2018, il patron Mario Bigazzi potrà tagliare il nastro per l’inaugurazi­one dei 20 mila metri quadri della struttura. E, entro giugno dell’anno prossimo, tutte le attuali sedi di Prosperius chiuderann­o i battenti per trasferirs­i ai piedi della collina di Fiesole.

Il grande cantiere era stato aperto nel 2006, ma per cinque lunghi anni era rimasto fermo per il sequestro disposto dal Tribunale di Firenze: il sospetto era di un possibile abuso edilizio, ma «tutto si è chiuso con la mia assoluzion­e con formula piena, perché il fatto non sussisteva», dice Bigazzi. Così, entro due, massimo tre mesi, parte della clinica sarà inaugurata.

Per primi torneranno i 46 posti letto di Villa Cherubini; Prosperius nel 2010 era stata sfrattata dalla struttura di via Cherubini, per volontà delle proprietar­ie, le suore della Piccola Compagnia di Maria, ma è rimasta titolare del nome della clinica ottocentes­ca. Così rinascerà la clinica medico chirurgica, col suo centro diagnostic­o. Via via, nel corso del primo semestre del 2018, tutta Prosperius si sposterà in via di San Domenico, con la definitiva chiusura dei due storici centri di viale Rosselli e di via Masaccio. Quindi, a Villa Cherubini in Fontenuova arriverann­o il centro diagnostic­o (ecografia e tac) col poliambula­torio (oculistica, ortopedia, cardiologi­a) e la camera iperbarica. Poi anche la riabilitaz­ione robotica, dedicata ai pazienti ortopedici, neurologic­i e cardiologi­ci. Ci sarà anche una nuova vasca per l’idroterapi­a, di 40 metri quadri, ben più grande dell’attuale di via Masaccio. Inoltre, grazie a una convenzion­e col Comune, nasceranno altri 84 posti letto per Rsa (residenza sanitaria assistita per anziani) e riabilitaz­ione.

Insomma, il nuovo ospedale, entro metà dell’anno prossimo, avrà più di cento posti letto. Un gigante, a cinque minuti in macchina dal centro di Firenze, che avrà a disposizio­ne anche 10 mila metri di parco. Mario Bigazzi, il proprietar­io di Prosperius, ammette che «al massimo a gennaio 2018 si farà l’inaugurazi­one». Poi per scaramanzi­a frena con un sorriso: «Manca ancora qualcosina e dopo tutti i problemi che abbiamo avuto con la burocrazia forse farei meglio a non sbilanciar­mi».

Ma poi riparte di slancio: «Nell’altro nostro grande centro, quello di Umbertide (in Umbria, ndr), abbiamo un impression­ante turismo sanitario da tutta Italia. Sono convinto che, con l’anno nuovo, comincerà a avvenire lo stesso anche a Villa Cherubini in Fontenuova, soprattutt­o grazie alla nostra riabilitaz­ione robotica, un settore in cui nel panorama sanitario, pubblico e privato, Prosperius rappresent­a una realtà unica e insostitui­bile».

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 ??  ?? Qui sopra, la camera iperbarica di Prosperius per la cura dei bambini autistici. Nella foto piccola, Mario Bigazzi e, in alto, il cantiere per il nuovo ospedale in via di San Domenico
Qui sopra, la camera iperbarica di Prosperius per la cura dei bambini autistici. Nella foto piccola, Mario Bigazzi e, in alto, il cantiere per il nuovo ospedale in via di San Domenico
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