Dalla Croce Rossa alla caccia ai delusi «Io, trasversale»
Pasquale Morano è presidente e direttore della Croce Rossa Regionale, oltre a essere direttore della struttura ospedaliera Anna Torrigiani di Camerata. 56 anni, ha iniziato a lavorare nel 1991 come medico di pronto soccorso aeroportuale e oggi dirige un’intera struttura di riabilitazione. In molti lo considerano l’outsider della contesa, ma è proprio il presidente uscente, Antonio Panti, ad ammonire: «Attenzione a non sottovalutare Morano, potrebbe avvicinare all’Ordine tanti medici che ne sono rimasti lontani per tanti anni». E lui, che si propone come «voce nuova», spiega di aver deciso di candidarsi perché sollecitato da molti colleghi. «Sono il candidato più fuori dagli schemi, meno prevedibile. Il mio valore aggiunto è proprio il non avere sigle che mi appoggiano. Questo non essere etichettato mi consente di essere trasversale, di parlare con tutti, di avvicinare chi non si riconosce nello scontro che è in corso da tempo tra le diverse categorie di medici». Per Morano, l’Ordine deve smettere di invadere i terreni sindacali, per tornare ad occuparsi della dignità del medico: il suo compito è riqualificare il suo ruolo nelle strutture sanitarie, interessarsi di etica e del rapporto col paziente. Per il presidente della Croce Rossa toscana, che potrebbe incontrare l’interesse elettorale del terzo settore (il cosiddetto privato-sociale), le altre priorità sono occuparsi dei giovani medici e della loro formazione, ma anche mettere mano alla previdenza della categoria. La riforma sanitaria? «È interessante — dice Morano — Ma se il presupposto di partenza è buono, è mancato un adeguato coinvolgimento dei medici nella sua applicazione». (G.G.)