DUOMO IN LEGO CON 20.000 MATTONCINI
Il modello in scala con Santa Maria del Fiore, Battistero e Campanile di Giotto completato davanti al pubblico: rimarrà esposto al Museo dell’Opera per 20 giorni È stato ideato da Giacinto, 17 anni: «Colpito dalla maestosità della cattedrale»
I ventimila mattoncini, di 400 forme e 10 colori, sono stati recuperati in vari Paesi del mondo da appassionati e collezionisti, e pezzo dopo pezzo con pazienza sono stati assemblati sotto gli occhi di turisti e curiosi. Dopo una giornata di lavoro ecco la cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero e il Campanile di Giotto: in formato Lego.
Il modellino del Duomo, di 150 per 60 per 65 centimetri, è stato progettato da un ragazzo pugliese di 17 anni, Giacinto Consiglio e montato ieri al Museo dell’Opera del Duomo di fronte al pubblico (e al monumento originale) dal giovane progettista e da alcuni membri del gruppo ToscanaBricks e dell’associazione ItLUG, la community storica degli appassionati dei mattoncini Lego in Italia. Sarà visibile in uno spazio del Museo (dove non è necessario pagare il biglietto di ingresso) fino al 9 novembre, poi sarà esposto al Bricks in Florence Festival, in programma l’11 e il 12 novembre all’ObiHall. Dopo potrebbe fare ritorno al Museo per essere di nuovo messo in mostra.
«Quando ho visto il Duomo mi ha colpito la sua maestosità» racconta Giacinto, che frequenta il liceo scientifico di Bisceglie e ha visitato Firenze tre anni fa con i suoi genitori e lo In gruppo Giacinto Consiglio (maglia blu) e la squadra che ha montato il Duomo con i Lego scorso aprile in gita con la scuola. «Così ho deciso di ricrearlo al computer con i Lego, la mia passione. Ho iniziato con la facciata, il resto è venuto da sé». Giacinto ha progettato con un programma Cad pensato appositamente per sviluppare progetti con i mattoncini. «La Cupola è costruita con dei tiranti che tengo il rivestimento esterno e un pilastro interno». Aveva già progettato edifici di fantasia per la città di Lego, mai un monumento reale. Il modellino del Duomo virtuale, pubblicato sul forum dell’associazione ItLUG è stato notato da alcuni soci toscani, che ne hanno proposto la realizzazione. «I mattoncini sono usati in modo furbo, per rendere l’idea dei dettagli, che ovviamente non possono essere riprodotti fedelmente usando i Lego. Abbiamo ottimizzato l’utilizzo
dei pezzi in base alla disponibilità sul mercato» spiega Nico Mascagni, di ToscanaBricks, che prima della costruzione davanti al pubblico ha fatto una prova a casa, lavorando per tre giorni. La maggior parte dei pezzi sono in produzione, gli altri stati trovati da collezionisti di 9 nazioni diverse, tra cui gli Stati Uniti.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha accolto con entusiasmo l’iniziativa. «Il binomio Cattedrale-Lego — spiega Luca Bagnoli, presidente dell’Opera — ci fa calare in un linguaggio universale che unisce appassionati di tutto il mondo a prescindere da età e cultura e rappresenta un’esperienza unica: la realizzazione di un’opera attraverso un gioco».