La carta di Rossi tra Pd e Mdp
Il governatore si inserisce come punto di equilibrio nella trattativa sulle grandi opere
«Mi sembra che questa volta ci siano tutte le condizioni per un’intesa forte sul governo della Regione Toscana». Il governatore Enrico Rossi, dopo le parole del segretario Pd Parrini, apre ad un’alleanza basata sulle grandi opere. E su Peretola bacchetta il compagno di Mpd, Fossati: «La pista si farà e migliorerà l’impatto ambientale».
Il Pd ha aperto a Mpd, Mdp ha risposto chiedendo di ridiscutere anche le grandi opere, il governatore Rossi replica che l’alleanza di governo si può fare proprio a partire della opere necessarie per lo sviluppo della Toscana. Anche quelle che non piacciono ad alcuni del suo schieramento.
Dopo l’intervista del segretario regionale Pd Dario Parrini al Corriere Fiorentino — «un’alleanza alle Politiche con Mdp è possibile, parliamo di programmi e non di cosa ci ha diviso in passato » — e la replica del coordinatore per la Toscana di Mpd, Filippo Fossati — «occorre ricostruire una sinistra di governo, riflettendo anche sulle infrastrutture» — il governatore della Toscana e leader di Mpd chiarisce il suo pensiero. E se non si sbilancia sulle questioni nazionali, su una ricucitura tra i fuoriusciti dal Pd e il partito di Renzi, Rossi rilancia sul governo regionale. Sulla legislatura alla cui fine mancano ancora due anni. «È notorio che in Toscana il dibattito sulle grandi opere non finisce mai. In questo dibattito spesso prevale il chiacchiericcio. Ho letto però con attenzione le dichiarazioni di Dario Parrini e quelle di Filippo Fossati. Mi sembra che questa volta ci siano tutte le condizioni per un’intesa forte sul governo della Regione Toscana», sottolinea il governatore. Che aggiunge, con una punta polemica verso chi nel Pd, leggi Antonello Giacomelli e Luca Lotti, lo hanno chiamato in causa per il ritardo sulle grandi opere: «Se l’unico argomento sono le grandi opere, su cui peraltro bisogna dire che si registra un ritardo tutto legato al governo nazionale, ritengo che le divergenze di valutazione sono normali e superabili».
E ancora, a proposito del Pd e non solo, Rossi spiega: «Un esempio? L’attuale sindaco di Firenze, altissimo esponente del Partito Democratico, si era espresso con forza contro il sotto attraversamento e la stazione dell’Alta Velocità. Così come oggi, Filippo Fossati riconosce l’importanza della pista dell’aeroporto di Peretola anche se esprime una serie di riserve per quanto riguarda il modo in cui verrà realizzata. Io invece ho sempre avuto una posizione coerente, fattiva e pragmatica. A favore del sotto attraversamento e della stazione Foster e a favore della nuova pista».
Sì alle grandi opere, aeroporto Vespucci in testa, anche se Rossi non parla del termovalorizzatore bloccato in attesa della decisione del Consiglio di Stato e che non sembra più avere padrini politici né veri difensori, anche perché le garanzie per l’ambiente ci sono e ci saranno. «Aspettiamo ormai da qualche anno che il governo nazionale si pronunci sulla Via per Peretola, per procedere nel migliore dei modi e tenere conto di tutte le osservazioni di carattere ambientale a cui si riferisce Filippo Fossati — conclude Enrico Rossi — Ora il sotto attraversamento e la stazione di Foster, pur con difficoltà, li stiamo realizzando così come era stato previsto dal progetto originario. È inoltre evidente che dal punto di vista ambientale, la costruzione del nuovo aeroporto diminuirà l’impatto ambientale».