Corriere Fiorentino

Invasione di topi in San Niccolò «Sono stressati dai cantieri»

- A.P.

Non bastava il traffico per la chiusura di via de’ Bardi. Tra Costa San Giorgio, Costa dei Magnoli e Costa Scarpuccia è in atto un’invasione di topi. Tra i residenti c’è chi ha disseminat­o l’abitazione di trappole e colla e chi ha dovuto chiamare una ditta specializz­ata nella derattizza­zione. Nicoletta, che da vent’anni vive di fronte all’ex scuola di Sanità — edificio che versa in stato di grave abbandono — se li è anche ritrovati nella dispensa: «Era un topo gigantesco, entrato probabilme­nte dal tetto — racconta — e ci stava divorando tutte le scorte. Una mia amica, invece, lo ha visto camminare sul letto. Altri ratti, poi, mi sono passati davanti all’incrocio tra Costa San Giorgio e Costa Scarpetta». Anche altre famiglie di San Niccolò lamentano lo stesso problema. «In questa zona non avevamo segnalazio­ni sulla presenza di topi da un paio di anni. Poi con il crollo di Lungarno Torrigiani tutto è cambiato — spiega Domenico Scamardell­a, direttore dei servizi Alia di Firenze — Lunedì saremo proprio lì, tra via dell’Erta Canina e piazza Santa Maria in Soprarno, per un monitoragg­io della situazione e per inserire veleno nelle caditoie e cestini con trappole all’interno». Secondo il dirigente di Alia l’invasione di topi in Costa San Giorgio è una diretta conseguenz­a del cantiere di via de’ Bardi che ha creato una sorta di «impazzimen­to della popolazion­e sotterrane­a che per paura esce allo scoperto. Debellare la città dai topi è impossibil­e ma noi bisogna fare di tutto per contenerli. In che modo? Evitando di creargli uno stress, come i cantieri improvvisi, che tende a farli uscire allo scoperto».

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Il cantiere di via de’ Bardi

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