Corriere Fiorentino

E Pioli si arrabbia: «Abbiamo regalato il secondo tempo»

L’allenatore: «Non possiamo permetterc­i questi cali»

- Stefano Rossi

«Sono arrabbiato, non ci possiamo permettere cali di attenzione». Stefano Pioli non nasconde il suo disappunto al termine della pesante sconfitta contro la Roma. I capi di imputazion­e per la squadra sono tanti, meno le attenuanti. «L’approccio al secondo tempo mi fa arrabbiare: potevamo mettere in difficoltà gli avversari e non lo abbiamo fatto — ha ammesso l’allenatore — È vero che siamo giovani ma bisogna fare di più».

Parole di rammarico per non aver sfruttato al meglio le occasioni che la squadra di Di Francesco ha concesso. A preoccupar­e sono soprattutt­o i tanti palloni persi, un tema sul quale Pioli sta insistendo da settimane e sul quale si soffermerà a lavorare durante la sosta. «Abbiamo preso tre gol perdendo il possesso palla, non perché eravamo posizionat­i male» ha spiegato. E il secondo gol subito da Gerson è esemplific­ativo. Simeone fallisce un’occasione in attacco, la Roma recupera la sfera e va a segnare. Pioli non punta il dito contro qualcuno in particolar­e, nemmeno sul reparto difensivo al netto dei troppi gol subiti. «Sarebbe un errore incolpare la difesa, dobbiamo imparare a leggere meglio determinat­e situazioni e a difendere con tutta la squadra. Se non sei preciso, specie contro squadre forti come la Roma, paghi tutto a caro prezzo».

E così è stato. Per la verità, la Fiorentina non ha girato bene nemmeno nella fase di impostazio­ne. La squadra è rimasta soffocata dall’atteggiame­nto degli avversari. «Non abbiamo saputo evitare il pressing della Roma, chi aveva la palla non aveva molte soluzioni». Ad aggravare la situazione anche la sfortuna, come nel caso di Badelj. «Sono preoccupat­o, si è infortunat­o proprio mentre lo stavo togliendo». Qualche indicazion­e positiva, invece, è arrivata da Bruno Gaspar. Il suo impiego contro gli esterni gialloross­i aveva sollevato più di qualche dubbio in settimana ma alla fine se l’è cavata dignitosam­ente. «Di fronte aveva alcuni degli avversari più forti del campionato». Certo, anche da parte sua c’è stata qualche sbavatura e su un gol ha concorso di colpe ma Pioli vuole prendere anche il buono. Cosa che, invece, non fa sulla prestazion­e di Chiesa. «Federico non ha disputato la sua miglior partita l’ho cambiato perché era stanco e per far prevalere la forza fisica di Babacar su Florenzi».

Peccato che dall’ingresso del senegalese è passato poco e la Roma ha trovato il gol della vittoria. La Fiorentina è uscita sconfitta in uno stadio che, nonostante la caratura dell’avversario, era ben lontano dall’essere esaurito. «Dobbiamo lavorare per riportare la gente al Franchi. La proprietà è molto vicina, ci saranno momenti difficili ma abbiamo voglia di riaprire un ciclo». Fra i giocatori ancora una volta ha preso la parola il capitano Astori. «Siamo riusciti a rimontare due gol e siamo andati vicini al terzo con Chiesa: abbiamo giocato al livello della Roma ma sulla lunga distanza sono stati più pronti» ha specificat­o. Intanto la zona Europa comincia ad allontanar­si: «Sono posizioni più in alto della nostra. Non è utopia e nemmeno un obiettivo: sarà il tempo a dirci se potremo raggiunger­la». Onesto, il capitano, nel fotografar­e l’attualità: «Sei sconfitte sono tante ma sapevamo di dover ripartire. Non facciamo drammi in questo momento, analizzere­mo questo risultato per poi ripartire». La sosta può diventare una preziosa alleata.

Il capitano Astori: «Risultati in linea con le aspettativ­e I tifosi non possono recriminar­e»

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Davide Astori, capitano della Fiorentina A destra Stefano Pioli, alla prima stagione in viola

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