Delusione Badelj Gil Dias ci prova, Sportiello stordito
Ancora uno svarione di un leader. Lui: il primo gol è colpa mia
Dopo il capitano che si smarrisce a Crotone, la colonna del centrocampo che gira a vuoto sotto la pioggia. Contro la Roma è soprattutto Milan Badelj a deludere e a rendere la domenica del croato ancora più amara c’è l’infortunio che lo obbliga a uscire anzi tempo. «Problema ai muscoli flessori della coscia destra» recitava il comunicato del dopo gara e adesso il club viola e la federazione croata decideranno insieme il da farsi. La Croazia giocherà infatti il doppio playoff mondiale contro la Grecia in settimana, ma Badelj molto probabilmente non sarà convocato per recuperare dall’infortunio e tornare disponibile alla ripresa del campionato a Ferrara, contro la Spal.
Astori e Badelj, due leader dello spogliatoio per tanti motivi (non ultimo il fatto di rappresentare la «vecchia guardia» oltre alla fascia da capitano indossata dal difensore) che oggi invece di regalare solidità mettono in mostra soprattutto incertezze pagate a caro prezzo in classifica. Se in un gruppo giovane come quello attuale serve soprattutto la lucidità dei senatori sarà su loro due che Pioli dovrà lavorare, anche a livello psicologico, nel corso dei prossimi giorni.
Che la giornata di Badelj non fosse delle migliori, comunque, si era intuito sin dalle prime battute della partita, in particolar modo con il pallone perso a favore di Nainggolan nell’azione del vantaggio di Gerson. «Sul primo gol ho sbagliato io», ha amesso il centrocampista. Una disattenzione, preludio a una giornata piena di errori. E nemmeno le parole di Pioli negli spogliatoi, nel corso dell’intervallo, devono aver cambiato troppo le cose visto l’imprecisione, banale, sul primo pallone del secondo tempo. Un’altalena di sbavature soltanto parzialmente limitata da qualche pallone recuperato ed evidenziata da un’ultima immagine prima della sostituzione, quando Badelj non s’intende con Bruno Gaspar e spreca malamente una punizione facile facile in mezzo al campo.
Sulle amnesie, e più nello specifico su Badelj, è tornato lo stesso Pioli nel dopo gara. «Mi ha fatto arrabbiare soprattutto l’approccio al secondo tempo — ha raccontato il tecnico — non ci possiamo permettere certi cali di attenzione, tanto più al cospetto della Roma. Sono preoccupato per Badelj, si è infortunato poco prima che lo sostituissi. Avevo capito che per lui si trattava di una giornata di no, per questo avevo deciso di cambiarlo». Eppure, sostituzione di Badelj a parte, nemmeno gli altri subentranti hanno cambiato volto alla Fiorentina. Né Babacar né tantomeno Sanchez, entrato al posto del croato, riescono a regalare freschezza e anche Eysseric si fa notare per un unico tocco in profondità che Simeone non riesce a sfruttare. Non che in panchina l’allenatore viola avesse l’imbarazzo della scelta (lo stesso Saponara tornava tra i convocati dopo l’ennesimo infortunio e un lungo stop) ma certamente le seconde linee non hanno sfruttato, di nuovo, quella che poteva essere un’ottima occasione. Un problema in più per Pioli che contro la Roma non ha potuto contare nemmeno sul miglior regista in rosa.