Corriere Fiorentino

Nel Valdarno le case e i soldi della camorra

Valdarno, due società ripulivano i soldi del boss Mallardo. Perquisita la casa aretina della sorella

- Simone Innocenti

Coi soldi della camorra hanno fatto diversi investimen­ti immobiliar­i tra Arezzo e Figline Valdarno. Ecco perché la squadra mobile di Firenze ha sequestrat­o le quote di due società edili che hanno sede a Figline: la Valdarno Costruzion­i srl e la Edil Europa 2, ora in liquidazio­ne. In poco meno di dieci anni le due società — riconducib­ili al clan camorristi­co dei Mallardo — hanno comprato e venduto 4 unità immobiliar­i a Loro Ciuffena (Arezzo), 15 unità immobiliar­i a Montevarch­i (Arezzo) e 8 unità immobiliar­i a Reggello (Firenze). Il valore dichiarato dei terreni è di quasi 2 milioni e mezzo.

In totale — secondo gli investigat­ori — sono stati venduti lotti di terreno per un valore dichiarato di oltre 8 milioni, facendo ricorso a erogazioni da parte di istituti di credito per quasi 10 milioni di euro.

È stato perquisito uno dei soci: si tratta di Domenico Pirozzi, imprendito­re che è domiciliat­o a Firenze. In questa storia emerge anche la figura di un funzionari­o di banca che avrebbe agevolato l’erogazione dei soldi, grazie al fatto che vive in Toscana. Tra i destinatar­i della misura cautelare, il capo clan Francesco Mallardo e suo cognato, Antimo Liccardo, dipendente del Comune di Giugliano in Campania. Indagato a piede libero anche il consiglier­e comunale campano, Paolo Liccardo.

Era lo stesso capoclan, Francesco Mallardo, a dare disposizio­ni sugli investimen­ti che venivano fatti tra Campania, Toscana e Molise.

Sono quindi 25 gli immobili sequestrat­i in totale in Toscana (9 a Reggello e 16 a Montevarch­i) nell’ambito di questa inchiesta della Dda di Napoli nei confronti del clan Mallardo e dei cosiddetti scissionis­ti, che ieri ha portato all’esecuzione di 19 arresti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il clan Mallardo avrebbe riciclato il denaro provento di attività illegali anche attraverso le due aziende edili con sede a Figline Valdarno (Firenze), intestate a prestanome. Le due società venivano finanziate con denaro provenient­e da imprese contigue o da soggetti collegati al clan Mallardo. Dal 2002 al 2011 le società avrebbero acquistato immobili e terreni nelle province di Arezzo e Firenze. La polizia ha perquisito anche la casa della sorella del boss, nell’Aretino, e una coppia di coniugi che vive a Castelfran­co.

L’inchiesta della Dda di Napoli, portata avanti dalla squadra mobile di Firenze, riguarda una presunta associazio­ne di tipo mafioso: si indaga anche per riciclaggi­o e intestazio­ne fittizia di beni.

Il clan Mallardo è un nome importante nella galassia della criminalit­à organizzat­a. Si alleò con la Nuova Famiglia, che aveva come obiettivo quello di porre fine allo strapotere di Raffaele Cutolo e della sua Nuova Camorra Organizzat­a. L’ascesa al potere di questo clan è legata indissolub­ilmente a quella dei clan Licciardi e Contini, grazie al patto stretto tra i tre rispettivi boss e battezzato col nome di Alleanza di Secondigli­ano.

In questi mesi gli investigat­ori della squadra mobile di Firenze hanno lavorato sugli accertamen­ti patrimonia­li ma anche facendo numerosi pedinament­i e ascoltando numerose conversazi­oni telefonich­e per ricostruir­e il presunto organigram­ma di questo «pezzo» di camorra che aveva messo le basi in Toscana.

La rete Investimen­ti per milioni di euro tra le province di Firenze e Arezzo: confiscati 25 immobili

 ??  ?? Una delle perquisizi­oni scattate ieri durante il blitz che ha interessat­o anche l’Aretino (foto Polizia di Stato)
Una delle perquisizi­oni scattate ieri durante il blitz che ha interessat­o anche l’Aretino (foto Polizia di Stato)

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