Corriere Fiorentino

Movida, i locali si dettano le regole «Basta sconti sull’alcol e più vigili»

La proposta di Confeserce­nti che poi applaude il Comune per il no alla Ztl notturna

- Antonio Passanese

Una stretta alla movida molesta e alcolica. E un protocollo sulla sicurezza condiviso con Palazzo Vecchio: «Dopo i numerosi casi di violenza registrati l’estate scorsa nella nostra città abbiamo deciso di sottoporre al Comune una serie di regole per limitare la vendita di alcol — spiega Stefano Fontinelli, direttore di Confeserce­nti — e per evitare che i ragazzi ubriachi possano correre dei pericoli».

Regole, quelle che detta l’associazio­ne, che prendono spunto dal protocollo «contro l’abuso di alcol e il consumo di droga» voluto nel 2016 dal prefetto Alessio Giuffrida, e che riguardano le discoteche e tanti altri locali della città, compresi quelli di via dei Benci, di Santa Croce e di Santo Spirito, in cui nei fine settimana si concentran­o centinaia di giovani per bere fino a stare male. Secondo Confeserce­nti ora più che mai c’è la necessità di formare gli addetti alla sicurezza e i barman in modo da avere soggetti sempre più qualificat­i dentro e fuori i locali: «Sarebbe utile preparare, sia sul fronte psicologic­o che comunicati­vo, i dipendenti di bar, discoteche, pub in modo che siano in grado di affrontare le diverse situazioni — aggiunge Fontinelli — Ma è anche importante che gli steward facciano controlli più severi all’ingresso per precludere l’accesso a persone già in stato d’ebrezza. Come è importante che i barman non somministr­ino alcolici a coloro che sono già ubriachi e ai minori».

Confeserce­nti, oltretutto, dice no ai famigerati tour alcolici — in cui i giovani passano da un “bancone” all’altro per mandare giù decine di shottini a pochi euro — alla promozione dei cocktail ma chiede un impegno serio da parte di Palazzo Vecchio: «Più vigili in strada e più controlli nei fine settimana. Dal Comune hanno risposto che ci stanno lavorando». Non solo: per l’associazio­ne di piazza Pier Vettori è indispensa­bile ripensare anche al discorso mobilità, soprattutt­o la notte. «Occorre lavorare perché i mezzi pubblici, mi riferisco ad Ataf e taxi, da una certa ora funzionino bene così da permettere a chi è alticcio di tornare a casa in tutta sicurezza, senza il timore di essere violentato o aggredito».

Confeserce­nti conta di far applicare il nuovo regolament­o (in via sperimenta­le) ai locali fiorentini entro Natale per poi andare a regime la prossima stagione, anche con l’ausilio di tutte quelle associazio­ni che sono impegnate nella lotta all’abuso di alcol. Alla questione movida è collegata direttamen­te anche la questione Ztl notturna a cui il sindaco Dario Nardella ha detto no almeno per il momento. Una decisione che Confeserce­nti definisce «opportuna, ragionata e razionale. Come associazio­ne di categoria — dichiara Santino Cannamela, responsabi­le di Confeserce­nti Firenze — siamo convinti che sia necessario partire da una riorganizz­azione del trasporto pubblico locale».

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La movida in piazza Sant’Ambrogio, una delle zone più frequentat­e dai giovani

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